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A Meta l’asse Aiello-Cacace per il dopo Tito, intanto Castellano punta sulla Testa

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Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

META – Salta la seduta del Consiglio Comunale a causa di un presunto mal funzionamento dell’impianto microfonico che fa irritare il sindaco Giuseppe Tito e diventa il pretesto per abbandonare l’aula anche se si nota l’assenza di numerosi consiglieri di maggioranza per cui mancherebbe comunque il numero legale. Il tempo di qualche battuta ed è poi lo stesso Sindaco che va via decretando un forfait che lascia perplessa la minoranza. Intanto trapela l’indiscrezione che sia giunta a Meta la consigliera regionale Enza Amato per incontrare Tito, circostanza che avrebbe indotto il primo cittadino a decidere di rinviare la seduta.

Angela Aiello
Angela Aiello
Pasquale Cacace
Pasquale Cacace

Sullo sfondo però c’è il crescendo di tensioni interne alla maggioranza dove ormai tutti ragionano anche a voce alta sul dopo-Tito, situazione che crea non poco imbarazzo al primo cittadino che avverte lo sfilacciamento del suo gruppo nel quale si cominciano a registrare fughe in avanti anche da parte dei fedelissimi, evidentemente intenzionati a non restare al palo nel caso il Sindaco fosse rinviato a giudizio nell’inchiesta che lo ha coinvolto. Intanto si è creato e si sta consolidando l’asse tra l’assessore Angela Aiello e il vice sindaco Pasquale Cacace che starebbero lavorando per la candidatura a sindaco della Aiello, neo componente dell’assemblea nazionale del PD corteggiata anche da capibastone partenopei intenzionati a fare breccia nel Pd metese e peninsulare.

Michele Castellano
Michele Castellano

Un altro fronte aperto è quello di Michele Castellano, presidente del Consiglio sacrificato da Tito a favore di Cacace, che avrebbe registrato un crescendo di consensi, anche all’esterno della maggioranza, sull’ipotesi di candidare sindaco la moglie Rosanna Testa, già vice sindaco a Meta dal 1999 al 2004 con Carlo Sassi.

Una figura carismatica che ha già dato prova di sapersi muovere bene in amministrazione e che potrebbe guastare i piani di Aiello&Cacace. Che cosa fara, a questo punto, il PD guidato dal segretario, ed ex sidnaco, Paolo Trapani?

Paolo Trapani
Paolo Trapani

La Aiello è iscritta al partito, Tito invece non ha rinnovato l’adesione e se fino a oggi il PD ha mantenuto una posizione neutra rispetto alle vicende amministrative e giudiziarie, il fermento politico di questi giorni potrebbe spingere il Segretario ad avviare un confronto con l’Amministrazione e con la Città in previsione di un possibile scioglimento anticipato del consiglio nel caso Tito ottenesse un rinvio a giudizio che ne trancerebbero le chance di ricandidatura e quindi di prosieguo stesso della consiliatura. Intanto dall’Opposizione si è rifatta viva la consigliera Susanna Barba pubblicando sul suo blog un post critico nei confronti dell’autodenuncia del Sindaco, apparsa su facebook, con la quale Tito ha denunciato pressioni sulla sua famiglia a causa del suo impegno politico.

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