Meta, Giuseppe Tito: “Colpiscono la mia famiglia…Si vuole ribaltare il risultato elettorale!”
META – Sta suscitando molta curiosità lo “sfogo” che il Sindaco Giuseppe Tito ha fatto su facebook riferendosi a problemi che la sua famiglia starebbe pagando solo per il fatto che lui è il Sindaco del paese. Un prezzo alto che sta mettendo a dura prova l’uomo ancor prima che il politico, benchè navigato. Leggiamo che cosa ha scritto Tito: “A volte mi domando quanto ancora è il prezzo che la mia famiglia dovrà pagare se per il semplice fatto che sono il Sindaco …Sono molto deluso e rammaricato della cattiveria e gelosia nei miei confronti, ho sempre detto, prendetevela con me e non con la mia famiglia. Ma tutto questo ne vale la pena? Ha volte penso di dover mollare tutto pur di far stare in pace la mia famiglia, i miei figli.
Ma cosa ho fatto di male per subire tutte queste cattiverie, questo accanimento. Vorrei dare un mondo migliore ai nostri figli, un mondo dove non ci siano più cattiverie, un paese da vivere al meglio. Concludo dicendo che stanno facendo di tutto per farmi staccare la spina, qualcuno pensa di modificare quello che il popolo ha deciso dalle urne elettorali. Vorrei sentirvi tutti vicini in questi momenti tristi della mia vita X avere la forza di andare avanti X migliorare al meglio il nostro amato paese Grazie. Giuseppe Tito Sindaco del Popolo“. La richiesta di sostegno morale invocata da Tito al suo popolo non si è fatta attendere e la sua bacheca è stata inondata di messaggi di solidarietà, di testimonianze di affetto, di sollecitazioni a resistere e a portare avanti il suo mandato. A quale costo, si chiede il Sindaco?
Ovviamente l’inchiesta che l’ha coinvolto e che è una spada di damocle sulla testa con tutti gli strascichi giudiziari che seguiranno. Una vicenda che non gli fa dormire sonni tranquilli, a prescindere dalla veridicità o meno dai capi di imputazione, e che lo priva di qualche chance politico-elettorale cui puntava! Sicuramente lo sfogo si riferisce anche all’azione intrapresa dal Comune sull’Hotel di famiglia “Giosuè a Mare”, di cui il Sindaco detiene una piccola quota, ma che coinvolge la famiglia in un’attività d’impresa che indubbiamente sta risentendo degli accertamenti e dei conseguenti provvedimenti di sequestro di alcune aree dell’immobile posti in essere e che potranno ulteriormente avvenire. Tito si lascia andare però a una riflessione sui possibile “mandanti”: qualcuno intende cambiare l’esito delle urne, cioè la sua elezione a sindaco, e usa la via giudiziaria per riuscirci! Sarà interessante scoprire a chi si riferisce il Sindaco con queste parole che, per essere esternate nel modo in cui è avvenuto, sono travasate dall’animo di un politico azzoppato si, ma che resta irriducibile nel proseguire lungo la sua strada.