Spiagge a Massa, il vice sindaco Giovanna Staiano “richiama” la comandante Rossella Russo
MASSA LUBRENSE – “La scrivo per rappresentarle nuovamente e per iscritto, avendolo già fatto numerose volte verbalmente, il gravissimo disagio che i cittadini stanno vivendo nel recarsi presso le spiagge libere del comune di Massa Lubrense e trovarle preventivamente e totalmente occupate da sedie e lettini vuoti…”. Inizia così la nota ufficiale (prot. 14569 dell’8 giugno 2017) del vice sindaco Giovanna Staiano inviata al Comandante del VV.UU. Rossella Russo per denunciare una situazione divenuta insostenibile per tutti coloro che si recano al mare presso le spiagge libere comunali.
Continua la Staiano: “…Sono certa che converrà con la scrivente che tali abusi sono inaccettabili e, pertanto, è indispensabile adottare ogni misura necessaria per il ripristino della legalità. Ad oggi, nonostante abbia ricevuto da lei rassicurazioni che il Comando Vigili si sarebbe attivato per i controlli dovuti, con enorme rammarico, devo constatare che nulla è stato fatto, con l’aggravante che gli autori di tali comportamenti illegittimi e deprecabili, si sentono sempre più autorizzati a perpetrare gli abusi citati in danno dei Cittadini di Massa Lubrense”. Parole di fuoco della Vice Sindaco all’indirizzo della Comandante che, per di più, è anche una collega in quanto la Russo ricopre anche la carica di assessore al Comune di Piano di Sorrento e insieme alla Staiano si occupano di “politiche sociali“.
Incalza la Staiano: “…Ciò detto la stagione estiva è appena cominciata certamente, se c’è volontà, si possono ancora adottare tutti i correttivi necessatri affinchè Massa Lubrense possa continuare ad essere un paese civile e legale, senza mortificare il ruolo di alcuno nè dei titolari di concessioni o di autorizzazioni al noleggio su richiesta di lettini e ombrelloni, nè di cittadini di Massa Lubrense, a cui va riconosciuto il diritto di poter godere delle spiagge come meglio ritengono. Certa di una fattiva collaborazione si rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento in merito all’incresciosa e non più sostenibile vicenda”.