A proposito di migranti, di accoglienza e inclusione sociale…
A Castellammare, praticamente alle porte della Penisola Sorrentina, la presenza di extracomunitari (migranti o no) è già consistente e li si incontra in ogni angolo della Città, a qualunque ora della giornata, per lo più intenti a chiedere l’elemosina. La maggioranza di essi sono giovani superdotati fisicamente, che farebbero la gioia di qualunque imprenditore bisognoso di braccia forti e di vitalità per mandare avanti la propria azienda. Braccia che invece si stendono per elemosinare qualche spicciolo, sguardi che pongono domande alle quali non sappiamo o non vogliamo rispondere. Oggi il quotidiano Metropolis titolava in prima pagina: “Migranti, affari d’oro“, a Castellammare se ne attendono almeno 300. Altri 250 e giù di lì devono arrivare nella Penisola Sorrentina senza che neanche si sa dove accogliergli per l’indisponibilità di strutture pubbliche e private.
Eppure si tratta di un vero e proprio business che fa gola. Ma a chi? Il Prefetto stamattina ha dato l’aut aut ai Sindaci: dovete farvi carico della vostra quota, come previsto dalla legge e come vi impongo di fare. Prepariamoci a quest’accoglienza, a ritrovarci braccia distese a chiedere elemosina, perché nessuno sa se e come queste persone possono essere impiegate in attività di pubblica utilità. Intanto ci prepariamo ad accoglierli…Poi si vedrà! Mostrare una qualche perplessità nei confronti di questa politica significa soltanto ritrovarsi al centro di infuocate polemiche, di essere accusati di razzismo… Invece qualunque comunità ha il diritto di interrogarsi su questi temi e sull’impatto sociale che ne deriva senza per questo ritrovarsi sul banco degli imputati, come inevitabilmente si verifica, per il solo fatto che si esprime qualche dubbio sulla validità di queste politiche dell’accoglienza. Nessuno Sindaco rinuncerebbe a una squadra di una ventina di questi baldi giovanotti da impiegare in attività di manutenzione pubblica! Li si formi e li si impieghi, prevedendo un equo compenso e non solo un assistenzialismo che gonfia le tasche dei soliti personaggi che non badano a null’altro pur di fare affari. Di braccia che si allungono per chiedere elemosine ce ne sono anche troppe, a Castellammare come in Costiera. Facciamo che possano allungarsi per dare un contributo di sviluppo anche alle nostre cittadine in perenne affanno quanto a disponibilità di forza lavoro su tutti i fronti più scottanti del territorio.