Sant’Agnello, si inasprisce lo scontro politico tra Sagristani e Orlando sull’housing sociale
SANT’AGNELLO – Alla fine Gian Michele Orlando, consigliere di opposizione, ha perso la pazienza e ha risposto a muso duro al Sindaco Piergiorgio Sagristani al centro della vicenda giudiziaria delle graduatorie per l’housing sociale e che ha tirato in ballo l’ex primo cittadino sulla vecchia questione delle Coop ai Colli di Fontanelle. A riferirlo, ieri, è stato il quotidiano Metropolis con un articolo di Salvatore Dare nel quale Orlando annuncia querela con richiesta di risarcimento danni nei confronti di Sagristani. Non contento allunga un’ombra anche su assunzioni in società partecipate lasciando intendere che possano esserci stati favoritismi su cui bisogna far luce!
Lo scontro politico si acuisce su una vicenda che ha destato scalpore, come già abbiamo scritto, per la presenza di parenti di amministratori e dipendenti comunali tra gli assegnatari degli immobili oltre allo stesso consigliere Franco De Angelis, considerato fino ad oggi da tutti un fedelissimo di Sagristani. L’ingegnere si è trasformato nel capro espiatorio di questo scandalo, ma, questo va detto, c’è in prima persona rivendicando un diritto che il Sindaco, almeno fino a questo momento, ha invece condannato sul piano etico: la politica doveva stare fuori dalle assegnazioni. Che Sagristani o i suoi colleghi non ne fossero a conoscenza, visto che trattasi di materia in lungo e in largo trattata in Comune e sui media, qualche dubbio però lo lascia, ma fino a prova contraria bisogna credergli. In via di principio il Sindaco ha ragione, ma viviamo un’epoca nella quale l’etica, non solo in politica, è andata da tempo a farsi benedire. Un esempio? Dove si è mai visto che un giornale – Agorà – non scriva “un rigo uno” su questa vicenda di cui discutono tutti i Santanellesi e non solo? Ma questo è un altro discorso! Ormai De Angelis sta in graduatoria e il problema che dovrà verificare l’inchiesta è se il suo è un diritto reale oppure no, se cioè è maturato sulla base dei criteri previsti nel bando e se i requisiti esibiti sono effettivi. L’ostracismo politico cui i suoi Colleghi di maggioranza l’hanno condannato per aver partecipato in segreto al bando e di cui riferisce sempre Metropolis appare anch’esso un’anomalia politica tutta santanellese: da una parte il diavolo…dall’altra tutti santi!
Tornando a Orlando che, evidentemente, non ne può più delle insinuazioni esplicite di Sagristani su una parentopoli nelle Coop, ha deciso di contrattaccare evidenziando che solo grazie al suo intervento in consiglio comunale è stato scartato il criterio di assegnazione delle case sulla base della cronologia di presentazione delle domande: “Se fosse passato il criterio della maggioranza – commenta Orlando – quali garanzie di imparzialità ci sarebbero state…Altro che caso De Angelis!“. E per non essere da meno del Sindaco tira in ballo un’altra vicenda su cui annuncia di voler fare chiarezza: i costi di realizzazione dell’Oasi in Città, un intervento di oltre 700mila euro pagato con fondi regionali e inaugurato il 30 aprile scorso. In questo accusarsi reciprocamente tra Sagristani e Orlando, almeno fino a oggi, mancano gli atti conseguenziali alle dichiarazioni, circostanza che legittima perplessità sulle reali intenzioni dell’uno e dell’altro di andare oltre le scaramucce politiche!
Piuttosto circola con insistenza la voce secondo la quale l’Oasi sarebbe una semplice operazione di maquillage urbanistico su un’opera, il parcheggio, che non avrebbe tutte le caratteristiche di legittimità urbanistica. Circostanza che alimenta la polemica anche nei confronti di Claudio d’Esposito, presidente del WWF Terre del Tirreno, che ha studiato e realizzato il progetto dell’Oasi con il Comune smettendo, a detta dei suoi critici, i panni del “censore del territorio” e del “nemico giurato dei Sindaci“. La prova? Il fatto che a Sant’Agnello le “violazioni del territorio” sarebbero tante, forse troppe, e anche consistenti…ivi incluse alcune deroghe concesse su opere di dubbio, pubblico interesse.