Sant'Agnello

Housing Sociale, Sagristani denuncia il corvo. Assegnatari: c’è anche il cognato dell’Assessore Pasquale Esposito

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Piergiorgio Sagristani
Piergiorgio Sagristani

Pasquale Esposito
Pasquale Esposito

SANT’AGNELLO – Come annunciato il sindaco Piergiorgio Sagristani ha sporto denuncia alla Polizia di Stato contro ignoti autori di un esposto anonimo che ha fatto scattare lo scandalo-inchiesta sugli assegnatari degli appartamenti dell’housing sociale cui è preposto il PM Fabrizia Fiore della Procura di Torre Annunziata. Si è scoperto che il presunto corvo avrebbe utilizzato le generalità di un’ignara cittadina di Minori per la segnalazione ai Carabinieri di Sorrento. Ora si tratta di scoprire chi è stato, ma anche di approfondire il problema in sè che non può ridursi a una questione di profili fake che “inquinano” il dibattito politico santanellese. Del resto in città si continua a discutere e a commentare.

Il clamore suscitato dalla “rivelazione” che tra gli assegnatari ci fosse il consigliere di maggioranza Franco De Angelis ha evidentemente imbarazzato in primo luogo il Sindaco che si era fatto garante di un’etica politica in virtù della quale amministratori e affini, ancorchè non esplicitamente preclusi, si astenessero dal partecipare al bando proprio per garantire massima trasparenza, tema cui Sagristani tiene particolarmente. A scorrere l’elenco si scopre, però, che tra i fortunati assegnatari c’è anche il cognato (Giuseppe Acanfora) dell’assessore Pasquale Esposito che, direttamente interpellato, ha confermato la circostanza specificando che “…trattasi di un’assegnazione più che legittima frutto di un diritto documentato“. Nulla quaestio!

E’ probabile che possano individuarsi altri casi per cui sarebbe opportuno, ancor prima della Procura, che la politica facesse la propria parte, anche istituendo una commissione speciale preposta a verificare questi rapporti tra assegnatari e il mondo politico, ma non solo perchè si parla anche di relazioni dirette e indirette con la municipalità (dipendenti, ex dipendenti, etc…). Da qui il clima di veleni su queste graduatorie che, bisogna riconoscerlo, qualche legittima perplessità la suscitano, non solo in chi magari è rimasto escluso o non si è trovato nelle condizioni di partecipare al bando! Come poi si sia potuto verificare che certi nominativi siano sfuggiti all’attenzione della politica resta una curiosità più che un mistero che, bontà loro, potranno chiarire proprio gli Amministratori se sono in condizione di farlo!

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