Francesco Schettino si costituisce a Rebibbia, dovrà scontare 16 anni di carcere
Cala il sipario sul caso-Concordia e con la sentenza della Corte di Cassazione per il comandante Francesco Schettino si aprono le porte del carcere di Rebibbia dove si è costituito per scontare 16 anni di carcere. L’affondamento della Costa Concordia provocò 32 morti e parecchi feriti. Il Comandante avrebbe voluto mostrare ai Giudici della Cassazione un video col quale ricostruisce minuziosamente tutta la vicenda, ma i giudici non hanno ammesso la proiezione spiegando che, diversamente, sarebbe stato come riaprire il processo. Il che non compete alla Cassazione. La vita del Com. Schettino con questa sentenza passa dalle stelle alle stalle, cancellando una brillante e prestigiosa carriera marittima.
Unico colpevole di una tragedia che poteva essere evitata, ma di cui assolutamente non è l’unico responsabile…di questo se ne può esser certi! Un brutto colpo per la Costiera marittima di cui Schettino è stato uno dei figli di punta fino al momento delle tragedia. A non credere nella sua colpevolezza, ricordiamolo, fu il sindaco di Meta Giuseppe Tito che ha sempre difeso il comandante pur non disconoscendone le responsabilità nella tragedia. Ironia della sorte quasi in contemporanea si stanno decidendo anche le sorti giudiziarie del primo cittadino di Meta, appunto Tito, per il coinvolgimento nell’inchiesta che lo vede indagato con la richiesta di arresto che il PM ha reiterato al Tribunale del Riesame di cui si attende il responso.