Oggi le “primarie” PD per consacrare il Renzi 2
In una bella domenica di fine aprile sicuramente non ci sarà un bagno di folla ai seggi elettorali del PD per le Primarie grazie alle quali si sceglierà il nuovo segretario del Partito e si comporrà la nuova Assemblea nazionale. Quello che però conta, alla fine, è il risultato: la vittoria scontata di Matteo Renzi che saprà ampiamente giustificare tutti i numeri una volta tornato in sella alla guida del PD e pronto a ripartire alla carica del Governo di cui intende tornare a essere Premier. Tre anni fa fummo tra quelli che votarono alle primarie da semplice cittadino e scegliemmo Renzi illudendoci che incarnasse la tanto attesa novità in grado di assicurare la svolta a un’Italia ormai preda di una cronica crisi politico-istituzionale e socio-economica. Inoltre pensavamo che riuscisse a “moralizzare” una politica sempre più compromessa a tutti i livelli sottraendola al controllo o al condizionamento di troppe mafie che se ne sono appropriate più o meno inconsapevolmente. I risultati sono stati l’opposto e hanno talmente irritato gli Italiani che, alla prima occasione utile, quella del referendum costituzionale, se ne sono liberati alla grande massacrandolo nelle urne con la convinzione che, come annunciato coram populi, si ritirasse a vita privata. Così non è stato o, meglio, così è stato solo parzialmente perchè, dimessosi da Premier, ha continuato a dettare le regole del gioco indifferente verso le sorti del Paese di cui pretende di tornare a esser Premier, addirittura prospettando un governissimo con Berlusconi pur di sbarrare la strada al Movimento 5 Stelle considerato alla stregua di una mostruosità politica, una forza eversiva da sconfiggere a tutti i costi. Quest’anno non ce la siamo sentiti di tornare ai seggi e di esprimere un voto, anche in presenza di due alternativie (Emiliano e Orlando) a Renzi. Questo perchè facciamo tesoro dell’esperienza fatta esimendoci dall’avallare, con questo “voto sui generis“, una deriva istituzionale senza precedenti, per di più rafforzata dall’intesa tra PD e Forza Italia in vista di future elezioni e di un governo che sarà ancora più nefasto di tutti quelli l’hanno preceduto. Errare è umano…Perseverare è diabolico!
A nulla vale la giustifica dei non-renziani di voler condizionare il futuro segretario rafforzando le componenti di minoranza interna al PD: Orlando ed Emiliano si premureranno soltanto di negoziare con Renzi numeri (future candidature e seggi parlamentari) e ambiti di interesse ministeriale. La ricetta per risanare l’Italia loro non ce l’hanno perchè al primo punto dovrebbe esserci la “lotta serrata alla corruzione politica” che è la vera piaga del Paese manifestandosi in tutte le salse e a tutti i livelli oggi in modo addirittura disinvolto, anzi sfacciato. “Chiacchiere e tabbacchere ‘e ligno, ‘o bbanco ‘e Napule nun s’impegna…” recita l’adagio popolare. Il Paese ha bisogno di altro e non bisogna avere timori nè remore… se vogliamo salvarci!
Nella foto il seggio elettorale presso il Comune di Sant’Agnello presieduto dalla Segretaria di Circolo Lucia Gargiulo. Al voto Vincenzo Iurillo, giornalista de “il Fatto Quotidiano“.