Vallone dei Mulini e Seggiovia, l’avv. Antonio Maresca a Pontecorvo: “non tutti abbiamo l’anello al naso…”
SORRENTO – La politica ce l’ha nel sangue, come la smania di volere una Sorrento più a misura d’uomo, più accattivante per i turisti, più città di dimensione europea che cittadina di provincia. E’ stato amministratore a Sorrento, spesso impegnato nelle competizioni elettorali e nel 2015 si è candidato alle amministrative nella coalizione a sostengo dell’ex sindaco Marco Fiorentino. Il nostro è Antonio Maresca, di professione avvocato del lavoro, una di quelle anime critiche che non rinunciano anche alla polemica tanto sono animati dalla voglia di contribuire al progresso civico, ancor prima che economico, della comunità in cui vivono e operano. Lo provochiamo sull’argomento che da qualche giorno monopolizza il dibattito sorrentino: il progetto di realizzare una seggiovia dalla Marina Piccola passando per Piazza Tasso fino ai bastioni della Città antica attraversando il Vallone dei Mulini, location tra le più note al mondo divenuta di proprietà di un politico-imprenditore e della sua cordata, Mariano Pontecorvo, che inaspettamente ha espresso il proprio no al progetto col quale il sindaco Giuseppe Cuomo vorrebbe portare decorosamente a termine la consiliatura.
Avv. Maresca, certamente ha letto l’intervento di Pontecorvo. Qual è la sua opinione in merito?
“Ho letto l’intervento dell’amico Mariano Pontecorvo sulla questione seggiovia e rilevo con piacere che non ha perso il pregio di metterci la faccia, anche se la presenta truccata: rispetto ad altri che si definiscono politici/amministratori, lui almeno ha il coraggio del confronto. Non ho molto interesse a discutere della seggiovia: si tratta di un’opera palesemente inutile, non risolve alcun problema di trasporto e non è necessaria in quanto la soluzione è nel percorso pedonale meccanizzato di collegamento Parco Lauro – Porto, la cui realizzazione e gestione deve essere pubblica. Non mi interessa, allo stato, neanche sapere chi vorrebbe realizzare il percorso volante ed ancor meno il motivo per cui Mariano si è scaldato e/o chi ne ha scatenato la reazione….”.
Quindi…?
Il suo intervento mi fornisce lo spunto per ragionare, perché sono stanco di bugie e mistificazioni da parte di un’Amministrazione cittadina che giudico inutile e dannosa. Le questioni del “cittadino/imprenditore” Pontecorvo non mi interessano, quelle invece del politico/amministratore si, perché incidono direttamente sull’attività amministrativa, per cui con ausilio documentale vorrei confutare talune sue affermazioni”.
Da dove cominciamo?
Dall’acquisto del Vallone dei Mulini. Mi sembra di ricordare che l’acquisto del Vallone venne compromesso a fine 2011, con atto registrato nel gennaio 2012 (fonte Conservatoria RR.II.) ovvero quando ancora l’Amministrazione Comunale di Sorrento annoverava tra i suoi componenti lo stesso Mariano Pontecorvo. Mi sembra ancora che nel novembre del 2011, con Determine n.1.378 e 1.379 del 23 novembre 2011 e n. 1.519 del 13 dicembre 2011 il Comune impegnò soldi pubblici (circa 33mila euro) per interventi di pulizia e messa in sicurezza del Vallone (fonte Albo Pretorio). Questo solo per affermare che credibilità politica ed amministrativa si guadagnano, innanzitutto, evitando di porre in conflitto il ruolo dell’imprenditore con quello di un amministratore della cosa pubblica e viceversa…La vita è scelta.
Che cosa contesta a Pontecorvo?
Da Amministratore e da politico Pontecorvo ci dice che sei anni orsono si impegnò affinchè il Comune acquistasse il Vallone ma, hai noi, ciò non fu possibile perché il bilancio non lo consentiva (ergo non v’erano i soldi). L’affermazione non convince in quanto la preparazione del bilancio di gestione, cioè la destinazione dei fondi nei vari capitoli di spesa, non è mero adempimento formale, ma è scelta politica con la quale l’Amministrazione detta le priorità di intervento. Ebbene, se non sbaglio, quella stessa “povera” amministrazione, in quegli stessi anni, decise (ed invero la storia continua ma questa è appunto un’altra storia) che era prioritario sperperare centinaia di migliaia di euro per i cosiddetti “eventi”. Infatti utilizzando fondi comunali ha speso 797mila euro nel 2011, 845mila euro nel 2012 ed oltre 1milione euro nel 2013 al netto dei finanziamenti regionali (fonte relazione di fine mandato < 2010/2015> del Sindaco Cuomo – portale trasparenza Comune di Sorrento). Per cui l’acquisto non avvenne non perché il bilancio non lo permetteva, ma perché la politica non lo consentì. Infatti, non ho ricordo – forse sono invecchiato – che l’amministratore/politico Pontecorvo o il suo Gruppo (di cui ora sembra faccia parte anche l’Assessore agli “eventi”) si sia stracciato le vesti per far sì che una parte di tale sperpero venisse invece destinato all’acquisto del Vallone cui tanto teneva”.
Rileva contraddizioni nelle dichiarazioni del politico-imprenditore Pontrecorvo?
Da politico ci dice, ancora ed anche, che il suo gruppo (Il Ponte) si batte sin dal 2007 per la gestione pubblica del Parcheggio Lauro e del percorso pedonale meccanizzato di collegamento Parco Lauro–Porto, con proventi addirittura destinati a ridurre la tassazione dei cittadini. Anche questa affermazione è poco convincente e infatti senza andare molto indietro nel tempo trova smentita nell’atto di G.M. n. 8 del 21 GENNAIO 2013, votato all’unanimità dei presenti (assente l’assessore Stinga) con la quale l’Amministrazione deliberò che l’intervento per la realizzazione del percorso pedonale meccanizzato avvenisse con il metodo della concessione di progettazione esecutiva, ovvero concedendone a privati la progettazione esecutiva, l’esecuzione delle opere infrastrutturali previste nel progetto a fronte della concessione della successiva gestione dell’opera realizzata, per un periodo non superiore ai 30 anni insieme alla gestione del parcheggio Achille Lauro e servizi annessi per un pari periodo (fonte Albo Pretorio).
Che cosa successe allora?
Tale decisione, di segno contrario alla gestione pubblica, venne votata dal rappresentante in Giunta del Gruppo de “Il Ponte” e, quindi, con il pieno e consapevole appoggio politico anche del suo incontrastato leader. Infatti non ho ricordo di manifestazioni e/o esternazioni di dissenso da parte di gruppi politici facenti parte della maggioranza. Da politico e componente la maggioranza amministrativa non ci dice, però, allorchè bloccata dalla Regione questa nefanda scelta, quale è stata la sua reazione verso un’Amministrazione capace di perdere (?) il finanziamento regionale di oltre 11 milioni di euro e del cui recupero ho timore vista la qualità o forse la scarsa volontà di chi dovrebbe interessarsene. Anche in questo caso non ricordo prese di posizioni e conseguenze politiche.
Avv. Maresca, perchè ha sentito l’esigenza di fare queste puntualizzazioni?
Tanto mi è sembrato utile rammentare non per sterile polemica, ma affinchè sia chiaro che non tutti i Sorrentini hanno l’anello al naso. Auspico che l’amico Pontecorvo, lo considero tale perché nei suoi confronti esprimo esclusivo solo e totale dissenso politico, lasci perdere le arrampicate sugli specchi a difesa dell’impossibile e prenda seriamente in considerazione di ritenere conclusa questa fase amministrativa divenendo, per il bene di Sorrento, carnefice di ciò che è stato artefice.
Un commento
Alberto Albertoni
Vogliamo una persona equilibrata ed onesta come lui sindaco di Sorrento