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A Meta domani si riunisce il Consiglio Comunale…Intanto si corre ai ripari per correggere una delibera!

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delibera-30META – Domani mattina si riunisce per la prima volta il Consiglio Comunale dopo la bufera giudiziaria che ha investito il Sindaco Giuseppe Tito e l’Amministrazione Comunale. Si tratta per lo più di adempimenti obbligatori propedeutici all’approvazione del bilancio di previsione 2017, ma è chiaro che Tito non potrà far finta che nulla sia accaduto, tanto più che si ritrova sulla testa la spada di Damocle di una richiesta di arresto reiterato dal PM Silvio Pavia che ritiene tuttora valide le ragioni per allontanarlo dal suo posto in Comune in attesa che si decidano le sue sorti giudiziarie. Le cronache del “Tito-gate” riferiscono di una rettifica a una delibera della Giunta relativa all’errata presenza del Sindaco sulla presa d’atto di nomina del legale difensore del comandante dei VV.UU. Rocco Borrelli (che ha sostituito il legale Luigi Alfano con Francesco Cappiello, ndr), ma c’è una delibera sicuramente più significativa che è stata rettificata anch’essa e stavolta riguarda ben 2 presenze in giunta.

delibera-correttaIl 24 febbraio scorso, qualche giorno dopo l’esplosione della vicenda giudiziaria, la Giunta approvava la delibera N°30 (che a sua volta rettificava una precedente delibera, la 229 del 14/12/2016) relativa al Piano parcheggio aree di sosta alla Marina e alla gara per il servizio di ascensore. Che cosa succede? Tito presiede la Giunta cui risultano assenti gli assessori Angela Aiello e Massimo Starita.  La delibera viene adottata e pubblicata all’albo pretorio con tanto di firma digitale da parte del Sindaco e del Segretario Deborah De Riso. Il 7 marzo 2017, l’altro ieri, compare all’albo pretorio la delibera n°36 adottata in pari data, che rettifica la delibera 30 del 24/2/2017 : Tito non aveva presieduto quella Giunta, bensì il vice sindaco Pasquale Cacace mentre l’Assessore Angela Aiello era presente e non assente come risulta invece dalla delibera 30. La correzione è avvenuta con quasi 15 giorni di ritardo da parte della Segretaria che, evidentemente, si è assunta la responsabilità di aver sbagliato nell’identificazione delle presenze a questa seduta di Giunta. Rettifica che però non è passata inosservata agli occhi di qualcuno che si è detto interessato a voler verificare dove stessero, in quel momento, tutte le persone citate in questo atto.

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