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Meta, il sindaco Tito diserta la Casina dei Capitani per il tesseramento PD

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Tesseramento PDMETA – Sono andate deluse le aspettative di quanti pensavano che Giuseppe Tito, da una settimana nel pieno della bufera giudiziaria, stamane si fosse recato alla Casina dei Capitani per rinnovare l’adesione al PD nell’ambito dell’iniziativa pubblica organizzata dal segretario cittadino Paolo Trapani con tanto di manifesti pubblici. Anche alcuni cronisti, non solo locali, attendevano Tito, ma alla fine hanno potuto soltanto scambiare quattro chiacchiere con Trapani senza entrare nel merito dell’inchiesta che pure ha colpito a cuore il personaggio simbolo del partito non solo a Meta, ma in tutta la Penisola Sorrentina, di recente eletto capogruppo PD nel Consiglio Metropolitano di Napoli in quella che, fino a lunedì scorso, era considerata una carriera politica in vertiginosa ascesa con serie prospettive di una proiezione parlamentare.

Giuseppe Tito foto©ViC
Giuseppe Tito foto©ViC

Non è detto, però, che non ci riesca ugualmente, Tito, a scalare i gradini che lo separano da un protagonismo nazionale: tutto sta a capire e soprattutto a verificare quale sarà l’esito dell’inchiesta e se ci sarà o meno un rinvio a giudizio per questa vicenda molto intricata e che spazia in vari settori della pubblica amministrazione. Che il Sindaco si senta tranquillo lo dimostra anche il fatto che all’indomani della notifica di chiusura delle indagini e dello scoppio del caso, ha presieduto una Giunta assumendo deliberazioni quasi che nulla fosse accaduto. La conferma, secondo l’entourage del primo cittadino, di una serenità sul proprio operato e un segnala alla Città che lui, il sindaco del popolo, va avanti e che saprà tirarsi fuori da questa brutta storia di tangenti, influenze e condizionamento dell’operato amministrativo. Dal suo partito si è alzata però la voce del segretario Trapani ad esprimergli solidarietà, ma sub-condicione: se ci sarà rinvio a giudizio, è stato il pensiero di Trapani affidato alla stampa, cambiano gli scenari e anche i rapporti con Tito. Rapporti che, per la verità, non sono mai stati idilliaci…Anzi! Dopo le scaramucce post elettorali sembrava essersi ricomposta la frattura tra i due, tant’è che lo stesso Tito proponeva la nomina di Trapani a segretario cittadino, come di fatto poi è avvenuto.

Paolo Trapani
Paolo Trapani

Quanto a dar seguito alla richiesta del Segretario di costituire il gruppo consiliare del PD, Tito si è ben guardato dal farlo con grande delusione di Trapani che, fino a questo momento, vantava addirittura diversi consiglieri e assessori iscritti al Partito. Che permangono tensioni e che, anzi, siano aumentate all’indomani dell’inchiesta, lo conferma anche un’altra valutazione espressa sempre da Trapani: l’esistenza di conflitti di interesse in capo ad alcuni esponenti della maggioranza e fra di essi il segretario chiama esplicitamente in causa il vice sindaco Pasquale Cacace interessato all’operazione box a Corso Italia. Trapani ravvisa anche nella riconferma di Cacace al settore del corso pubblico una contraddizione dovuta proprio al conflitto di interessi per le decisioni che, eventualmente, Cacace può essere chiamato ad assumere in materia di viabilità.

Angela Aiello
Angela Aiello

Ha invece rinnovato l’adesione al PD l’assessore Angela Aiello cui Tito ha assegnato anche la delega al contenzioso legale sottraendola alla collega Annamaria Balzano al centro anch’ella di polemiche su altri presunti conflitti d’interesse in materia edilizia. Trapela intanto un’altra indiscrezione: il Movimento 5 Stelle avrebbe preparato un voluminoso dossier sulla gestione amministrativa di Tito risalente anche agli anni in cui era assessore, oltre a quelli di Sindaco. Da esso emergerebbero altre situazioni per cui i 5 stelle intendono vederci chiaro sui  metodi di gestione della cosa pubblica da parte di Tito anche su attività svolte alla marina di Meta.

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