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Immigrati Si, Immigrati No… dibattito infuocato in Penisola Sorrentina: l’intervista

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immigratiQuella che sembrava soltanto un’ipotesi fantasiosa si è invece materializzata ieri quando il Prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, ha riunito i rappresentanti delle Amministrazioni locali della Provincia per spiegare le ragioni (e le modalità) per “sistemare” sull’intero territorio provinciale suddiviso per lotti – esattamente 8 – gli immigrati sulla base di un appalto che complessivamente supera i 65 mln di euro e che dovrà ospitare oltre 6000 immigrati tra Napoli e provincia. La Penisola è inclusa nel 2° lotto insieme ai Comuni dell’area Pompeiana-Stabiese-Monti Lattari dove saranno allocati 650 immigrati e un finanziamento di 6mln 142mila500 euro. Tra Aprile e Maggio è previsto l’arrivo degli “ospiti” con un incentivo ai Comuni per finanziare la ristrutturazione di edifici fatiscenti o non utilizzati per adibirli al “piano di accoglienza“.

Massimo Coppola (Ncd)
Massimo Coppola
mario russo
Mario Russo

Le contestazioni sono state mosse direttamente al Prefetto dall’Assessore di Sorrento Massimo Coppola e del Presidente del Consiglio di Piano di Sorrento Mario Russo: erano prevedibili perchè rappresentano gli umori generali della Costiera che in gran parte è refrataria a farsi carico di questa particolare accoglienza giudicata assolutamente incompatibile con la vocazione turistica internazionale del territorio che, diversamente, subirebbe un contraccolpo pesantissimo sul piano economico e in termini di immagine. L’Assessore Coppola ha lanciato un sondaggio sul suo profilo Facebook e, valutate le massicce adesioni a sostegno della sua posizione, non ha perso tempo ad alzare il livello dello scontro invitando il Prefetto a preoccuparsi di Rom e Ambulanti che già sono una piaga molto forte per Sorrento. La reazione della popolazione locale a questa notizia è stata in gran parte negativa, mentre, come ci spiega un amministratore da noi intervistato a patto di tutelarne l’identità “…già si registra la mobilitazione per concorrere all’appalto che fa gola anche perchè si tratta di entrare nel business dell’immigrazione, ben remunerata dallo Stato…”.  I riflettori si stanno accendendo quindi sulle strutture inutilizzate e fatiscenti che, coi fondi ministeriali per l’immigrazione, possono essere ristrutturati e in futuro riconvertiti: un’emergenza umana in grado di generare profitti e business enormi per il futuro!

Per il momento tacciono i Primi Cittadini dei Comuni peninsulari poco intenzionati a gettarsi nel tritacarne mediatico dell’ipocrisia dell’accoglienza per cui parlano le seconde e terze file di amministrazioni che non avrebbero mai desiderato gestire una partita tanto delicata sotto tutti i punti di vista, incluso quello elettorale. Abbiamo interpellato un po’ di Amministratori locali per carpirne gli umori e, con la garanzia dell’anonimato, abbiamo ottenutoda uno di essi le dichiarazioni che di seguito riportiamo.

Perchè non vuole lasciarsi identificare?

“Perchè è un tema scabroso e ipocrita su cui in tanti ci marciano per dimostrarsi ipocritamente solidali e di ampie vedute, mentre sappiamo tutti che il Paese è contario a ospitare queste persone… Tutto il rispetto, non sia mai detto, ma a Sorrento e nella Costiera creare centri per gli immigrati significa distruggere l’identità turistica del luogo… Mi auguro che si torni in dietro comprendendo che non ce lo possiamo permettere di ospitare questi immigrati in una realtà così piccola, senza alcuna concreta prospettiva occupazionale e col rischio molto concreto di ritrovarci quei problemi sociali che comunque sono legati al fenomeno immigrazione: violenza, prostituzione, spaccio e tutto quanto serve a questi derelitti per sopravvivere…”.

Ma lei dà per scontato che qualche decina di immigrati possa trasformare in un bronx la tranquilla Penisola?

“Assolutamente si… Questa gente da noi non ha alcuna prospettiva occupazionale per cui dovranno anche assicurarsi una disponibilità economica che non è certo quella che lo Stato gli riconosce… Ma vi rendete conto di che cosa stiamo parlando? Lo provano le statistiche: l’immigrazione fa aumentare la delinquenza, i reati ai danni delle famiglie, le violenze di tutti i tipi e con esse il degrado sociale! Sorrento non può perdere la sua caratteristica di città tranquilla, sicura, dove la gente e soprattutto i turisti possono liberamente circolare a qualunque ora del giorno e della notte. Ma a chi lo vogliamo andare a raccontare? Avremo tutti i problemi che affliggono le città che ospitano questi immigrati e per noi sarà l’inizio del declino sociale ed economico…”.

Si può pretendere che solo gli altri si facciano carico di questa ospitalità e Sorrento invece no?

“Stiamo parlando di una realtà d’eccellenza turistica che da questo fenomeno ha tutto da perdere, senza alcun dubbio, mettendo a rischio l’intera economia del territorio che, non ce lo dimentichiamo, è turistico. Ma ve li immaginare una quarantina di questi uomini privi di tutto e che non hanno neanche una donna con cui socializzare dopo un po’ quale minaccia possono rappresentare per una realtà come la nostra? Non voglio neanche pensarlo! Se poi l’intento è quello di trasformare tutto il paese in un centro di accoglienza, allora rassegnamoci a perdere tutto. Non capisco gente come il Presidente degli Albergatori Costanzo Iaccarino che non fa sentire la sua voce! La politica dovrebbe agire compatta, almeno in questo caso…invece ognuno va per la propria strada e non mi meraviglierei che qualcuno stia coltivando il sogno di accaparrarsi una fetta di quei milioni di euro in ballo per ospitare gli immigrati…”

Cioè, crede ci siano imprenditori che non hanno la puzza sotto il naso e sono pronti ad accogliere gli immigrati in nome del business?

“Assolutamente si, pecunia non olet e a qualcuno quei denari facili fanno gola per davvero… Mi risulta che si stiano mobilitando associaazioni pseudo volontarie e cooperative per presentare le offerte… Ci rendiamo conto di che cosa è successo a Roma con questo mercato degli immigrati? Se davvero la Penisola vuole dire no a questa imposizione governativa allora nessuno presenti offerte per concorrere all’appalto…Così daremo una risposta unita, compatta e significativa al Prefetto e al Governo! Rivendichiamo la nostra autonomia e non facciamoci infinocchiare da chi demagogicamente veste i panni del pastorello… Sorrento e il resto della Penisola, credetemi, non possono reggere a una sfida del genere e quando avremo compromesso la nostra immagine avremo davvero pochi margini di recupero… Attenzione: anche nelle emergenze certe aree e certi contesti vanno salvaguardati proprio in virtù del valore che rappresentano non solo per sè stesse, quanto per l’intera collettività e per l’economia ad essa legata!”.

Un commento

  • cristina rossi

    tanti posti ci stanno e proprio in costiera deve mandarli???? in costiera che e’ ancora uno di quei luoghi che da’ fior di soldi allo stato con il turismo???? perche’ non utilizzare per l’accoglienza la ‘terra dei fuochi’ cosicche’ si persegua l’obbligo di bonificarla…NO…distruggiamo la costiera…
    continuiamo pure nell’opera di demolizione di questo paese tanto, per chi sta in alto, le cose andranno sempre bene se non meglio!!!

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