Sorrento

Sorrento, tutti assolti sul “multagate”, paga solo Federico Gargiulo

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Ass. Federico Gargiulo
Ass. Federico Gargiulo

SORRENTO – Stappano champagne gli amministratori, in carica ed ex, per l’assoluzione nel processo denominato “multagate” che ha visto indagati 20 tra consiglieri ed assessori in carica ed ex con l’accusa di aver reso dichiarazioni infedeli all’atto di convalida degli eletti circa la insussistenza di situazioni di incompatibilità a ricoprire la carica pubblica prevista dalla legge per coloro che hanno un contenzioso con l’Ente di cui divengono amministratori a seguito di elezione. Situazione che si è proposta all’atto di insediamento di un nuovo consiglio, ma che può intervenire in qualunque momento nel corso della consiliatura sulla base di controversie che possono instaurarsi tra eletti ed ente amministrato.

Il Consiglio del secondo mandato del Sindaco Giuseppe Cuomo si è ritrovato a fare i conti con le dichiarazioni infedeli rese (consapevolmente o meno) da molti Amministratori che invece avevano pendenze con il Comune e pertanto venivano a trovarsi in una condizione di incompatibilità se non avessero provveduto a rimuoverle dall’atto della formale contestazione. Il caso esplodeva proprio a seguito della contestazione istruita dalla segreteria comunale a carico di Federico Gargiulo, assessore nel primo mandato di Cuomo, al quale all’indomani della rielezione veniva contestata l’esistenza di un debito nei confronti del Comune e quindi innescandosi automaticamente il procedimento per il quale Gargiulo in due sedute si vedeva costretto a rassegnare le dimissioni dalla carica non trovandosi, in tempi tanto ristretti, evidentemente nella condizione di rimuovere la causa della presunta incompatibilità.

Analogo procedimento di verifica a carico del resto dell’assise civica, come ampiamento documentano le cronache dell’epoca, non veniva istruito per gli altri Consiglieri in carica se non dopo una serie di sollecitazioni, contestazioni e denunce che mettevano in moto la Procura di Torre Annunziata per l’accertamento. Inchiesta che fu affidato al Comandante della Polizia Municipale Antonio Marcia. Emergevano così una serie di conflitti, piccoli e grandi, a carico di ben 20 amministratori ed ex amministratori i quali, ricevuto l’avviso di garanzia, si premuravano di rimuovere immediatamente la causa dell’incompatibilità con l’intento di far decadere di fatto la contestazione o il presunto illecito, mentre altri chiedevano di essere interrogati dal PM per chiarire la propria posizione. Alla fine sono stati tutti assolti e l’unico ad aver pagato il prezzo di essersi attenuto rigorosamente alle procedure è stato il solo Federico Gargiulo che, a differenza di tutti gli altri, non ha avuto il tempo di poter sistemare le proprie cose per cercare di conservare il posto in consiglioi. Non entriamo nel merito della sentenza che, indubbiamente, costituisce un precedente, ma bisogna riconoscere che purtroppo non sempre (anzi quasi mai) rispettare la legge premia! Intanto il Comune di Sorrento dovrà risarcire tutti e 20 gli interessati per le spese legali sostenute.

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