Piano di Sorrento, il Sindaco Iaccarino scopre un “tesoretto” di oltre 16 mln di euro!
PIANO DI SORRENTO – All’indomani dell’incontro a Villa Fondi con il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Sindaco di Piano Vincenzo Iaccarino ha annunciato l’adozione di alcuni atti molto importanti da parte della sua Giunta grazie ai quali il Comune recupererà svariati milioni di euro: per la sola evasione accertata e mai perseguita la bellezza di 16 mln di euro, un cifra esorbitante che impegnerà la speciale taske force istituita per porre in essere un’azione di recupero per tutto il 2017 con l’obiettivo di portare denaro fresco alle esangui casse municipali. Ma non si tratta dell’unico provvedimento adottato dalla Giunta su proposta del Sindaco che, ricordiamolo, detiene la delega per bilancio e finanze.
Controlli a tappeto riguarderanno anche l’evasione della Tassa di Soggiorno turistico fino a oggi assolutamente irrilevante in termini di introiti annuali per il Comune. Iaccarino, come annunciato sul suo blog, ha dato il via alla fase due della sua amministrazione: il riassetto finanziario dell’Ente letteralmente abbandonato dalla politica che, prima di lui, mai ha impartito indirizzi concreti a tutela della finanza locale. Iaccarino l’aveva annunciato nel suo programma, l’ha eseguito dopo neanche sei mesi dall’inizio del mandato “….sotto l’accorta regia del segretario comunale Michele Ferraro“, un esperto di finanza locale che ha fatto propri la volontà e gli obiettivi di risanamento delle casse municipali, ambito in cui la politica è stata latitante. Bisognerebbe comprendere le ragioni per cui il “tesoretto” scoperto da Iaccarino e di cui pure si è parlato prima del suo avvento alla guida del Municipio, è sempre rimasto un discorso fine a sè stesso senza mai prendere forma in strategie e azioni di recupero di denaro destinate a rivitalizzare le casse comunali. I cambiamenti che Iaccarino sta introducendo nel governo locale non vengono ancora percepiti per quelli che realmente sono, ma alcune scelte operate dal Sindaco sono risultate decisive per smuovere “acque stagnanti” tanto care a una certa politica che ancora tenta di ostacolare il cambiamento essendo evidentemente venuta meno ai suoi doveri di imparzialità nel governo della cosa pubblica.