Referendum, Paolo Trapani: “Io, come Paolucci, dico NO alla riforma costituzionale”
META – La notizie è destinata a far rumore, a suscitare scalpore e reazioni negli ambienti politici metesi e peninsulari perchè la scelta di votare NO al referendum costituzionale porta una firma eccellente, quella del Segretario cittadino del PD, il dottor Paolo Trapani, ex sindaco di Meta. “Ci ho riflettuto a lungo, ho sentito tanti amici e iscritti al PD, non solo locali, che esprimono perplessità sul progetto di riforma costituzionale che presenta troppi aspetti poco chiari col rischio di complicare la vita a tutti e di mortificare la partecipazione del cittadino alla vita pubblica e alle elezioni in particolare”, sottolinea Trapani che aggiunge: “Nel PD ci sono tanti militanti che si stanno interrogando su come votare!
Se mettiamo da parte logiche di appartenenza, interessi, convenienze e quanto altro visto che si parla di Costituzione, ci accorgiamo che buon senso e rispetto per i principi costituzionali ci inducono a votare contro la riforma così come è stata presentata agli elettori. Su questi temi la dialettica interna a una forza politica è vitale per la salute del partito e per la continuità che esso dev’essere in grado di garantire a prescindere dalle persone – evidenzia Trapani – Solo così siamo un grande partito democratico erede di una storia e di principi che certamente si devono rinnovare, ma senza rinnegare valori irrinunciabili e soprattutto senza ridurre gli spazi della partecipazione attiva dei Cittadini. La degenerazione del dibattito politico, il ragionamento che si vota Si solo per paura di ritorsioni mi lascia interdetto, mi fa inorridire. Ma dove stiamo andando?
Su certi temi bisogna avere il coraggio di soprassedere alle sfide, di qualunque tipo, perchè in ballo ci sono gli interessi di tutti, di tutti… Quindi ogni forzatura può provocare danni devastanti per la democrazia e che difficilmente possono essere sanati in modo indolore”. Tra gli esponenti nazionali del PD maggiormente impegnati a sostegno del NO troviamo una vecchia conoscenza del PD metese, l’europarlamentare Massimo Paolucci. Si tratta di una vecchia conoscenza del sindaco Giuseppe Tito, schierato per il SI, e che ne ha sostenuto la candidatura e l’elezione a sindaco ormai quasi tre anni fa. Che cosa ha convinto l’On. Paolucci a una scelta fuori dal coro, ma che sembra risultare fortemente aggregante in un Partito che pare abbia smarrito la propria storia e identità? Indubbiamente questo referendum contribuirà a spiegare chi sta e con chi, dopodichè tutto è subordinato all’esito delle urne.