Ai Camaldoli di Vico Equense la Forestale sequestre opere abusive segnalate dal WWF
VICO EQUENSE – “Stavolta le opere abusive si stavano costruendo in uno dei luoghi tra i più belli ed affascinanti della nostra penisola, nel comune di Vico Equense, nella frazione di Arola, in località Camaldoli, sulla collina nei pressi dell’ex eremo” spiega Claudio d’Esposito Presidente del WWF Terre del Tirreno. “Alcuni giorni fa abbiamo ricevuto una segnalazione da parte di alcuni escursionisti che notavano una ruspa intenta a scavare pietre sulla cima della collina e alcuni operai, nei pressi di un manufatto con copertura in lamiere grecate e pareti in blocchi di lapil cemento addossato ad vecchio rudere in pietra calcarea, indaffarati a costruire un muro sul perimetro esterno che però, stranamente, veniva poi ricoperto da paglia e vegetazione. Visto che sul cantiere non era affissa alcuna tabella come invece previsto dalla legge abbiamo immediatamente segnalato i lavori in corso agli enti preposti ed al Corpo Forestale dello Stato di Castellammare di Stabia che, giunto sul posto, ha accertato la modifica dello stato dei luoghi e l’illegittimità delle opere realizzate in area sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico”.
Immediati sono scattati i sigilli al manufatto e alle murature calcaree in realizzazione atte presumibilmente a simulare un’antica costruzione. Inoltre i forestali hanno proceduto a sequestrare anche una piscina di circa 8 m x 4 m che, apparentemente realizzata con un telo di plastica, risultava poggiata su di un massetto in calcestruzzo e rivestita da pannelli prefabbricati con rivestimento in pietre e dotata di tutta una serie di impianti posizionati in armadi metallici esterni, oltre ad un solarium con pavimento in pietra calcarea di circa 50 mq, uno spogliatoio in legno di 3 m x 2,50 m, e un locale deposito di circa 2,5 m x 3 m.