La scomparsa di Gian Luigi Rondi. Il ricordo del Sindaco e dello scrittore Raffaele Lauro
All’età di 94 anni si è spento a Roma Gian Luigi Rondi, critico cinematografico che ha legato il suo nome alla Città con gli “Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento“, un rapporto mai interrotto come lo testimoniano gli interventi del Sindaco Giuseppe Cuomo e dello scrittore Raffaele Lauro. Scrive Cuomo: “Decano dei critici cinematografici italiani, presidente dell’Accademia del Cinema Italiano, inventore del Premio David di Donatello, grande intellettuale ed apprezzato saggista, sceneggiatore e regista.
Ma per tutti noi sorrentini, l’indimenticato artefice di quel capolavoro chiamato Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento, l’evento che dagli anni Sessanta e fino al 1990 trasformò la nostra città in una delle capitali mondiali del cinema e della cultura. Sorrento piange la sua scomparsa e si stringe intorno alla sua famiglia in questo momento di profondo dolore. Ci mancherà, addio maestro“.
Il ricordo di Rondi che ci regala il prefetto e scrittore Raffaele Lauro è anche la testimonianza di un recente incontro avvenuto nella sua casa romana e di un rapporto familiare che rende ancora più significative le parole di Lauro: “Scompare un protagonista assoluto della cultura italiana e dell’epoca d’oro del cinema nazionale. Con gli Incontri Internazionali del Cinema contribuì, in maniera determinante, a consolidare l’immagine di Sorrento a livello mondiale. Il debito di gratitudine dei sorrentini nei suoi confronti resterà incommensurabile. Di recente, ho avuto l’onore di incontrarlo, nella sua casa romana, e abbiamo conversato a lungo di quel glorioso periodo e del profondo sentimento di amicizia, da lui nutrito per Sorrento e per i sorrentini. Mi ha consegnato, in quella speciale occasione di incontro, con una lucidità straordinaria per un ultranovantenne, la memoria di episodi che custodirò nel mio cuore. Come non dimenticherò mai la sua straordinaria presentazione, colta e incisiva, della mia saga familiare, ‘Quel film mai girato’, che conserverò come uno dei più preziosi e gratificanti commenti al mio lavoro narrativo. Mi stringo, in questo momento di dolore, a tutta la famiglia Rondi e, in particolare, al carissimo nipote Umberto, mio amico da sempre”.
Gian Luigi Rondi sì è spento, a Roma, a 94 anni, dopo una vita intera, dedicata al cinema e al nostro Paese. Partigiano, antifascista, di solida fede democristiana è stato, lungo una carriera di settant’anni, un instancabile commentatore del cinema internazionale, un creatore di premi e un organizzatore impeccabile di rassegne cinematografiche. Era presidente a vita dell’Accademia del Cinema Italiano e dell’Ente David di Donatello, Cavaliere di Gran Croce e Legione d’Onore di Francia. Aveva guidato gli Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento, la Biennale di Venezia e la Fondazione Cinema per Roma. Fu privilegiato testimone dell’epoca d’oro del cinema italiano, con Rossellini, Visconti e De Sica (Raffaele Lauro).
Vi proponiamo l’intervento di Gian Luigi Rondi del 12 ottobre 2002 in occasione della presentazione del primo volume del romanzo “Quel film mai girato” di Raffaele Lauro dedicato alla mamma Angela ad un anno dalla sua scomparsa. Nella presentazione Rondi ricorda anche il primo romanzo di Lauro, “Roma a due piazze“, col quale nel 1987 vinese il Premio Chianciano di Narrativa Opera Prima.