Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

E’ chiaro che i cittadini cominciano finalmente ad “inalberarsi”!

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di Claudio d’Esposito*

Claudio d'Esposito WWfLa dendrofobia collettiva e i timori degli “alberi killer” che mettono a repentaglio la vita degli umani, in ogni paese e città d’Italia, sta diventando surreale e preoccupante ad un tempo. E come se all’improvviso il genere umano temesse di finire i suoi giorni schiacciato da un albero??? Ai tempi dei dinosauri la “paura” di Madre Natura, entità avversa e maligna, era più che giustificato … il comportamento “maladattativo” (per dirla alla Lorenz) della società attuale è tutto da studiare e psicanalizzare. La realtà è che molti “esperti del ramo” (tra cui pseudo-agronomi) accorsi come le api sul miele hanno finalmente trovato di che “vivere”. In Penisola Sorrentina è tutto un fiorire di perizie pronte senza batter ciglio a collocare in classe “D” (alberi pericolosi e da abbattere) la quasi totalità delle piante periziate!!!
Un esempio per tutti: nel comune di Piano di Sorrento (Na) l’agronoma, pagata dall’Amministrazione per periziare circa 1500 (!!!) alberature pubbliche, ha ritenuto di collocare in classe A (alberi sani) n. 0 (zero) alberi in classe B (alberi con qualche problema) n. 1 (uno) alberi … i restanti sono stati collocati in classe C (rivedibili dall’agronomo ad un anno) e classe C/D (rivedibili dall’agronomo a 6 mesi) e ben 44 in classe D (abbattuti in un batter d’occhio con ordinanza sindacale perchè “pronti ad uccidere”)
Su decine e decine di perizie, analizzate, studiate e confutate dal WWF, devo ammettere che è difficile dire se ce ne siano almeno 2 (due) fatte con scrupolo, competenza, scientificità e … soprattutto … in buona fede!!!
Sono del parere che gli agronomi (soprattutto in Campania dove l’Ordine Regionale è propenso alla “soluzione motosega“) sono soliti più accontentare il committente che studiare e curare il “paziente”. Detto ciò, nell’apprezzare il gesto coraggioso e simbolico di Giulio, a cui va tutta la mia stima e simpatia, non conoscendo la vicenda di Pescara in questione, a onor del vero noto però che l’albero alla sinistra i Giulio (un cedrus col nastrino bicolore) appare disseccato per la quasi totalità. Poichè si parla “dell’albero da abbattere” non vorrei che si trattasse di questo unico esemplare??? Spero che la legittima protesta dei cittadini sia affiancata da ogni supporto tecnico-scientifico per meglio raggiungere i risultati auspicati.

IL CASO DI GIULIO A PESCARA

Giulio si stende sotto l’albero da tagliare, protesta non violenta di uno storico attivista per salvare gli alberi storici di via Scarfoglio. Pochi minuti fa Giulio ha scelto di difendere con il suo corpo il patrimonio verde storico ed identitario di Pescara, aggredito da un’azione insensata da parte dell’amministrazione comunale. Un sindaco che con i suoi collaboratori è fuggito ieri, sottraendosi addirittura al semplice contraddittorio sui gravissimi errori segnalati dai cittadini a via del Santuario (e non solo), nonostante avesse concordato la visita poche ore prima in consiglio comunale durante le proteste con tanto di stretta di mano. Una cosa inaudita dal punto di vista democratico.
Il Comune di Pescara ufficialmente non sa neanche la specie dell’albero da abbattere. In un viale storico dove passeggiava D’Annunzio. Un’area vincolata. Questo è il livello di questa amministrazione che a fine agosto non ha neanche concesso qualche giorno alle associazioni per leggere le carte, probabilmente conscia dei limiti evidenti della documentazione a supporto dell’operazione. Sono intervenuti oggi anche Erri De Luca e Gassman. Si fermino. La situazione è in ulteriore evoluzione“.

* Presidente WWF Terre del Tirreno

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