Meta, via libera al restyling di Ponte Vecchio. Una nostra piccola soddisfazione…
META – Alla fine l’intervento di restyling o, meglio, di messa in sicurezza di Ponte Vecchio si farà. Così il responsabile del 4° Dipartimento, Luigi Russo, in data 10 agosto ha dato esecuzione alla precedente determinazione che inspiegabilmente non aveva avuto seguito nonostante l’assunzione del mutuo di circa 370mila euro fatta dalla Giunta. Avevamo segnalato la grave situazione di rischio incombente a Ponte Vecchio già il 18 settembre 2015 evidenziando la precarietà della situazione su una strada dove, peraltro, vigeva una pregressa ordinanza sindacale che imponeva il divieto di transito a persone e auto. Divieto di fatto mai rispettato.
Il 2 agosto 2016, quasi un anno dopo, siamo tornati sul posto per un’ispezione nel sottostante Vallone di Lavinola organizzata dal Comune di Piano di Sorrento e in quell’occasione abbiamo rilevato il permanere della situazione di rischio per di più aggravata dall’avvenuto crollo di un parapetto tanto da aver costretto il Comune di Meta a interrompere il transito. A questo punto il problema veniva portato all’attenzione dell’Amministrazione per iniziativa della Consigliera di opposizione Susanna Barba che chiedeva lumi circa il mancato perfezionamento dell’iter amministrativo per cui l’intervento non era stato cantierizzato al fine di eliminare una situazione di oggettivo pericolo pubblico.
A questo punto il Sindaco Giuseppe Tito ha dovuto dare l’input necessario agli uffici affinchè dessero il via all’intervento di messa in sicurezza dell’area come di fatto è avvenuto con l’atto che pubblichiamo. Ha commentato la Barba: “Con la sicurezza pubblica non si scherza, comunque nel prossimo consiglio comunale il Sindaco dovrà dare le risposte ai quesito che ho posto su Ponte Vecchio“. Non nascondiamo la nostra piccola soddisfazione per aver concorso, attraverso le nostre segnalazioni, a risvegliare l’attenzione su Ponte Vecchio dando così una contributo importante per la soluzione di un problema che, altrimenti, sarebbe rimasto inevaso esponendo a gravi rischi i residenti e chi occasionalmente avesse attraversato la strada.