Meta, Ascione: “Noi vittime dei colombi…Adesso basta, le Autorità intervengano!”
di Claudia Ascione
Vi racconto una storia degna dei fratelli Grimm...attendendo il lietofine! Chi scrive è una carottese doc, ma di adozione metese da dieci anni. Risiedo nella zona alta di Meta (così come la definiscono i residenti) e più precisamente in Via Gradelle: è da lunghissimo tempo, unitamente ai vicoli militrofi, l’area più degradata della città a causa delle malsane condizioni igienico-sanitarie ormai insostenibili. I piccioni si sono letteralmente impadroniti del mio terrazzo: vivono, bivaccano, sporcano, si accoppiano addirittura e ci muoiono anche! Sono precisi come un ciclo mestruale… ogni ventinove giorni (“picciun ‘e ove” – il detto napoletano è infallibile). La loro presenza attira gabbiani, ratti e serpenti. Io e mia figlia di appena cinque anni abbiamo imparato a riconoscerne il sesso, il rituale del corteggiamento, la fase di accoppiamento, il loro tubare appena sorge il sole, così come il loro annidarsi all’imbrunire.
Tutto ciò sul terrazzo di casa mia! Già da svariati anni sono state interessate le autorità competenti territoriali mediante presentazione di foto, di testimonianze, raccolta di firme, certificazioni varie e quant’altro per la risoluzione definitiva del problema. Purtroppo le risposte da parte dell’Amministrazione comunale sono sempre le stesse e cioé che i tempo buocratici sono lunghissimi, che occorrono fondi dall’Asi regionale, etc… etc…
Intanto io continuo a convivere con i piccioni! Sono seriamente preoccupata per la salute di mia figlia e non sopporto oltre questa situazione. Non amo fare lo struzzo e nascondere la testa sotto la sabbia, sono un’onesta cittadina, rispetto le regole impostemi dal mio comune di residenza, verso regolarmente imposte e tasse e, pertanto, esigo la risoluzione immediata del problema! Perchè devo essere costretta a traslocare allontanandomi da questa zona e, quindi, privare mia figlia dei suoi amici della scuola che frequenta?
Ho deciso di pubblicizzare questa vergogna! L’ultimo episodio ha dell’incredibile. Qualche giorno fa la mia bambina mi ha riferito di aver visto “mamma chioccia col suo uovo” sul balcone della mia camera da letto. Quando mi sono sincerata del fatto, sono stato subito assalita da una crisi isterica ed ho cominciato a urlare come una forsennata-disperata. Per questi validi motivi dico BASTA. Mi rivolgo alle autorità preposte, nonchè all’opinione pubblica, affinchè ci sia una sensibilizzazione nei confronti del problema. Nel frattempo aspetto con ansia i signori animalisti con la speranza che vengano a prendersi cura dei loro protetti portandoli nelle loro abitazioni. Forse saranno contenti di convivere con piume ed escrementi dappertutto.