Meta,  Sorrento

Turismo&Delinquenza, Paolo Esposito a Costanzo Iaccarino: “d’accordo…facciamo però anche un mea culpa!”

Stampa
Paolo Esposito
Paolo Esposito

Costanzo Iaccarino (Federlaberghi)
Costanzo Iaccarino (Federlaberghi)

Dopo l’incontro con il Prefetto di Napoli il sindaco Giuseppe Tito rientra a Meta con la promessa che sarà potenziata la vigilanza delle forze dell’ordine nei pressi della Stazione della Circumvesuviana durante i fine settimana e nelle ore più calde (quelle mattutine e pomeridiane) della mobilitazione del pendolari-barbari del mare. Per il resto nessuna novità, nessuna chiusura della Stazione (ma che scherziamo!) e dell’Esercito neanche a parlarne…una boutade estiva! Insomma, anche se i diretti interessati non lo dicono, è tutto rientrato con uno scambio di idee su come garantire più sicurezza per contrastare questi episodi microdelinquenziali trasformatisi in un polverone mediatico che, alla fine dei conti, ha fatto più male che bene a tutta la Penisola Sorrentina.

La quale sembra incapace di rinunciare ai clamori mediatici a proprio danno nel clou della stagione turistica: l’anno scorso col mare inquinato in mondovisione seguito da tanti annunci e promesse praticamente rimaste sulla carta e sbandierate dalle solite Onde per dare un  senso a un’operazione che invece richiede ben altro a tutte le parti in causa e sperando soltanto che non si verifichino temporali tanto intensi da riproporre lo stesso scenario da fogna. Quest’anno si è cominciato con l’emergenza criminalità per gli episodi accaduti domenica scorsa e rilanciati dai media, ma soprattutto dai social, lasciando passare l’idea che la Costiera si fosse trasformata in un nuovo Bronx! Andare più cauti non sembra familiare nè alla politica nè agli imprenditori turistici se stamattina si è alzata la voce degli albergatori che, per bocca del solito Costanzo Iaccarino, eterno presidente di Federalberghi Sorrento oltre che vice presidente nazionale, lamentano ritardi e inadempienze sul fronte del contrastato alla criminalità che assedia Circum e di conseguenza la Costiera.

Soluzioni? Le si aspettano sempre dagli altri però! A pensarla e a dirla fuori dal coro è un noto imprenditore della ristorazione sorrentina e peninsulare, Paolo Esposito, patròn dei Ristoranti “Caruso” e “Basilica” ubicati nel centro storico della Città: “Assisto un po’ esterefatto alle polemiche e alle dichiarazioni di questi giorni e ho letto l’intervista a Costanzo uscita oggi sulla stampa… Voglio anche condividere le preoccupazioni e gli appelli, perchè no, ma prima c’è bisogno che facciamo il mea culpa per le indifferenze e per i ritardi con cui abbiamo acquistato consapevolezza del problema e affrontate le questioni che abbiamo sotto gli occhi e non da oggi. Mai però, a mia memoria, che sia stata formulata un proposta concreta e ci si sia impegnati per trovare una soluzione concreta andando oltre le lamentele e gli annunci… Questo lo dobbiamo dire per onestà intellettuale, altrimenti non siamo credibili quanto più grandi ci sentiamo o ci vantiamo di essere come imprenditori del turismo! Ricordo che una ventina anni fa quando proposi anche allo stesso Costanzo di cominciare a far stazionare h24 due gazzelle dei Carabinieri sulla statale a Scuotolo come deterrente permanente al sopraggiungere di certa gente la cosa suscitò ilarità e sulla stampa fu fatta passare l’idea che io vlessi mettere i cancelli per l’ingresso in Penisola Sorrentina!

Ho visto che oggi si parla addirittura dell’Esercito…Solo questo ci manca per danneggiare irrimediabilmente l’immagine di Sorrento e di tutta la Costiera perchè questa sicuramente non è una soluzione percorribile nè soprattutto auspicabile! Che cosa abbiamo fatto, tutti, fino a oggi per tutelare la nostra Città e per sottrarla a certi fenomeni? Ce lo dobbiamo dire almeno fra di noi perchè se diciamo di avere gli attributi nel nostro lavoro, allora dobbiamo essere capaci di prevedere, di saper guardare lontano e quindi agire di conseguenza! Dicevano i contadini di una volta: quando ‘nda pezz’ cresce l’erba cattiva la devi distruggere subito!!! E’ chiaro il senso, o no? Invece si è scelta la tolleranza per il quieto vivere e oggi che ha preso piede un’accoglienza alternativa e spesso anche in parte abusiva che lascia gli alberghi dorati vuoti o parzialmente vuoti si vuole correre ai ripari senza però prospettare soluzioni. Le quali, per com’è Sorrento e la Penisola, devono essere frutto di un ampio confronto fra tutti gli addetti ai lavori e le istituzioni, non solo di qualche persona altrimenti non si risolve mai nulla e questo davvero non ce lo possiamo più permettere! Sediamoci attorno a un ampio tavolo e cominciamo a ragionare per offrire la nostra proposta alla discussione e quindi confrontarci con chiunque. Penso sia questa la strada maestra da seguire, senza vie di fuga o prese di posizione individuali e clamorose che producono solo danni e ci lasciano più isolati. Sorrento ha bisogno di una risveglio culturale in grado di partorire idee e  proposte e di confrontarle in tute le sedi. Altrimenti non abbiamo più chance!”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*