Sorrento, non cala il sipario sull’appalto del “trasporto scolastico” e Cuomo cerca di nascondere le difficoltà
Quando qualche giorno fa abbiamo scritto, a proposito delle presunta intenzione del Sindaco Giuseppe Cuomo, di rassegnare le dimissioni da primo cittadino a causa della paralisi amministrativa in cui si ritrova il Comune, a detta della maggioranza, per le troppe inchieste della Magistratura abbiamo quasi invocato l’iniziativa degli inquirenti affinchè da certe indagini scaturissero determinazioni utili a far luce su questa “anomalia sorrentina” che non ha eguali negli altri Comuni peninsulari tanto per restare in ambito locale. Non c’è stato molto da attendere, per la verità, in quanto a distanza di qualche giorno la Procura di Torre Annunziata ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre indagati sull’appalto per il trasporto scolastico: il dirigente comunale Antonio Giammarino, l’amministratore delegato della Coop Tasso Alfonso Ronca e la rappresentante legale della società Giovanna Cacace. Ciò nonostante la Cassazione abbia annullato le misure cautelari inflitte ai tre, circostanza che indubbiamente lasciava propendere per un esito diverso che non la richiesta di rinvio a giudizio per i reati contestati di “turbata libertà degli incanti e falso in concorso“. Ci sono elementi finora non emersi su cui evidentemente l’accusa fonda la legittimità della richiesta.
La decisione sarà assunta dal GUP, Giovanni de Angelis, il 24 novembre 2016. La novità appesantisce ulteriormente il clima, nonostante la maggioranza si sia stretta attorno al Sindaco confermando la determinazione a proseguire sulla strada intrapresa e anche annunciando il conseguimento di alcuni obiettivi, come per esempio il completamento del refettorio alla Scuola Vittorio Veneto. Commenta il Sindaco: “Con questa opera relativa al refettorio, portiamo a compimento la ristrutturazione del plesso scolastico. Ora manca solo la sistemazione dell’area esterna, delle palestre e il sottotetto. A partire dal prossimo anno scolastico, gli studenti potranno quindi usufruire della nuova mensa, senza dovere più consumare i pasti in classe. Grazie ad una modernissima cucina e alle ampie sale ricavate nell’edificio originario, saremo in grado anche di avviare percorsi di educazione alimentare dedicati ai più piccoli, attraverso la collaborazione di chef e nutrizionisti”. Sarebbe stato più appropriato definire la sistemazione del refettorio come un altro passo avanti nel completamento dell’opera visto quello che ancora c’è da fare per ammissione dello Stesso Cuomo e nonostante la scuola l’anno scorso sia stata inaugurata con tanto di benedizione a distanza del Premier Renzi come esempio di “buona scuola“.
Intanto Giammarino resta il centro nevralgico del Palazzo, il dirigente su cui l’Amministrazione fa quadrato per continuare a gestire le solite attività, almeno fino a quando non dovesse concretizzarsi il rinvio a giudizio con il conseguente obbligo da parte del Comune di adottare i conseguenti provvedimenti, ivi inclusa la possibile costituzione in giudizio. Il che sconvolgerebbe definitivamente i piani di Cuomo&Co sulla cui testa pendono ancora gli sviluppi di delicate inchieste, ivi incluse quelle sull’operato dei dirigenti sia da parte della Procura della Corte dei Conti, sia quella su nomine e turnover di cui hanno acquisito di recente gli atti in Municipio i Carabinieri. Senza considerare il giudizio pendente sulle false dichiarazioni di incompatibilità e i possibili sviluppi legate alle intercettazioni evidentemente connesse al rinvenimento delle cimici in Municipio. Insomma di carne a cuocere ce n’è ed è pure parecchia per cui se l’estate può riservare ancora qaulche sorpresa è da settembre che i nodi verranno realmente al pettine e Cuomo dovrà decidere se dare ua svolta sostanziale all’Amministrazione per tirarsi fuori dal pantano e cercare di giungere alla fine della consiliatura che, i più, considerano inevitabilmente destinata ad esaurisi prima della scadenza dei 5 anni, tant’è che anche all’interno della maggioranza si stanno mettendo a punto le strategie per gestire il dopo-Cuomo.