“Penisola Sorrentina a rischio…” interrogazione del Movimento 5 Stelle in Regione Campania
La Penisola Sorrentina sta vivendo una situazione di criticità ambientale e di rischio per la salute dei cittadini e dei bagnanti a causa di vari problemi tra cui la non efficiente depurazione delle acque, la mancata separazione delle condotte fognarie da quelle di raccolta delle acque bianche e gli sversamenti fognari abusivi che aggravano il fenomeno del “troppo pieno” (in concomitanza con eventi meteorologici di una certa entità, il collettore che da Sorrento arriva a Meta riceve ingenti quantità d’acque miste che non riuscendo a gestire, sversano direttamente in mare) e interessando i rivoli dei valloni aumentano il rischio di frane e l’arrivo in mare di acque inquinate da batteri (nel mese di giugno 2016 si è verificata una frana nel vallone Lavinola che ha provocato lo sversamento in mare di ingenti quantità di terreno rendendo le acque costiere impraticabili).
A tutt’oggi non sono stati completati i lavori per la messa in opera dell’impianto di depurazione di Punta Gradelle (ove confluiscono i reflui fognari dei comuni della penisola), contribuendo ad aggravare una situazione già di per sé critica, evidenziata dai dati sulla qualità della acque di balneazione per l’anno 2016 che hanno fatto emergere situazioni di non balneabilità in numerosi siti tra cui Marina di Cetara, il primo tratto della marina di Vietri, il lato est di Marina Grande di Sorrento. La Regione deve assolutamente intervenire per arginare un rischio per la salute pubblica e l’ambiente ed è questo il motivo per cui abbiamo presentato interrogazione per chiedere conto degli interventi realizzati in Costiera Sorrentina al fine di garantire piena balneabilità delle acque costiere e risolvere i problemi di dissesto idrogeologico e quali azioni intenda esercitare, di concerto con le Amministrazioni locali, a sostegno delle attività di rilevamento e controllo degli scarichi abusivi e di separazione delle acque bianche dalle acque nere e quali siano le ragioni del mancato completamento dell’impianto di Punta Gradelle.