A Meta il convegno su risorse idriche e mare…Politica divisa: restano gli equivoci con la Gori
Mercoledì si è svolto a Meta, all’Hotel Alimuri, il convegno sul mare e sulla gestione delle risorse idrico-fognarie per discutere del problema numero uno delle Amministrazioni Peninsulari finalmente svegliatesi da un letargo durato troppo a lungo. Pochi ricordano (o hanno interesse a ricordarlo) che negli ultimi 30/40 anni si è speso tanto denaro per ristrutturare la rete fognaria a partire dagli anni 80 secondo un progetto miliardario che sembra non aver prodotto frutti e di cui tutti sembrano essersi dimentica, nonostante gli stati di avanzamento dei lavori siano stati liquidati soltanto fino a poco tempo fa! Questa è ormai un’altra storia perchè gli interessi in campo, oggi, sono tanti e diversi e tutti quelli che partecipano alla discussione odierna non sembrano però ascoltarsi ed essere disponibili a dare un senso al ragionamento e soprattutto coerente operatività alle azioni.
A onor del vero al convegno metese, cui hanno partecipato addetti ai lavori ed entourage politici di seconda e terza fila, la Gori ha cercato in tutti i modi di fare bella figura, ma ha dovuto incassare le pesanti critiche del Sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo che, in uno dei rari momenti in cui dimentica i problemi sorrentini, riesce a dare il meglio di sè inondando di critiche i rappresentanti della Gori per i ritardi, le inadempienze, le deficienze e tutto quanto altro non risulta corrispondente tra quello che pagano i cittadini della Penisola rispetto alle migliaia di evasori certificati nel resto dell’Ato e che raggiungono pecentuali quasi del 70%. Per la verità nessuno dei Sindaci è stato tenero con la Gori, soprattutto perchè quando inizia la caccia alle streghe e quando in ballo c’è la salute pubblica c’è poco da scherzare e l’occasione di “rinfacciare” al gestore numerose colpe a discarico anche di parte delle proprie non è parsa vera ed è stata colta.
Alla fine il nuovo deus ex machina della Regione Campania, l’On. Mario Casillo, nell’auspicare che il mare torni pulito da San Giovanni a Teduccio a Massa Lubrense ha detto, ma fuori convegno in un’intervista, che “la Regione assegnerà 3 mln di euro alla Penisola per risolvere i problemi più scottanti…“. Una delusione per Laura Cuomo della Grande Onda che aveva preannunciato lo stanziamento di 7 mln di euro da parte della Regione, costretta a fare buon viso a cattivo gioco! Di tutt’altro avviso, rispetto a Casillo, è stato l’assessore Fulvio Bonavitacola vice presidente con delega all’ambiente, che di soldi non ne ha voluto parlare e che è apparso anche molto contrariato per il tenore dell’incontro deludendo le aspettative di chi credeva che il numero due di De Luca confermasse l’annuncio del sindaco Giuseppe Tito circa la pronta disponibilità dei 7 mln di euro.
Neanche a pensarci, ha detto Bonavitacola, per ora i Sindaci facciano il proprio dovere e si assumano le proprie responsabilità ha dichiarato l’Assessore che ha mostrato di non gradire le critiche piovute addosso a Gori e alla Regione da parte dei primi cittadini invitati a non perdere tempo nel formalizzare l’adesione al nuovo sistema idrico approvato dalla Regione. Di domande imbarazzanti, che pure erano tante, per la verità non ne sono state fatte, anche perchè mancava la controparte che veramente da anni combatte una lotta serrata e solitaria contro il sistema che inquina territorio e mare e che anche in certa stampa trova scarsa cittadinanza. In fondo fa molto più comodo avere come interlocutore la Grande Onda di Attardi&Cuomo!
In tutto questo si è insierita anche la polemica politica scatenata dall’On. Flora Beneduce di Forza Italia che non è stata invitata al Convegno nonostante rappresenti in consiglio regionale anche la Penisola Sorrentina visto che la Dottoressa vive e lavora in Costiera, esattamente a Vico Equense. Il suo è un procedere controcorrente, quello governativo di De Luca, ma quanto a sintonia con la politica peninsulare sorrentina la Beneduce ne ha di cammino da compiere… Scrive in un comunicato: “Il raggiungimento degli obiettivi richiede un lavoro di squadra per convogliare competenze, energie e strumenti. Avrei voluto apportare il mio contributo al convegno organizzato a Meta sulla tutela del mare, dal momento che ho seguito l’argomento in commissione Ambiente e Trasparenza, ho sollecitato a più riprese l’assessore Fulvio Bonavitacola (l’ultima richiesta per attenzionare il problema risale alla scorsa settimana), ho scritto a tutti i soggetti coinvolti auspicando una task force per il controllo degli sversamenti e degli scarichi abusivi, ho interessato la Procura della Repubblica per punire i trasgressori, ho effettuato diversi sopralluoghi a Punta Gradelle e sto monitorando costantemente la situazione, contattando e chiedendo risposte ad Arpac, Capitaneria di Porto, Gori e comuni della Costiera, impegnati nella separazione delle acque bianche da quelle nere. Mi dispiace che la volontà politica di partito debba nuocere ai cittadini. Ho dimostrato di essere a disposizione del mio territorio e continuo ad esserlo perché mi sento espressione e rappresentante istituzionale della Penisola sorrentina. Sono un consigliere regionale prima che una donna di partito. Chi ricopre ruoli pubblici dovrebbe essere consapevole che il servizio alla comunità non significa piantare bandiere per rivendicare conquiste, ma remare insieme per ottenere il risultato“.
Che si cerchi di accreditare il convegno metese alla stregua di un successo è comprensibile, ma non risponde a verità, come peraltro lo dimostrano anche le foto dei partecipanti alla kermesse che, a mala pena, occupavano, le prime 4/5 file della sala congressi dell’Alimuri. Piuttosto proprio a Meta si registra una situazione di grave disagio degli Operatori Balneari per le determinazioni assunte dall’Amministrazione che rischiano di compromettere definitivamente l’attività di queste Aziende a vantaggio di nuovi Operatori e delle iniziative intraprese dal Comune. Anche il fatto che durante il convegno si svolgessero lavori sulla costa in palese conflitto con la presenza di bagnanti sui litorali, la dice lunga sul situazione metese e sul futuro che incombe sulle marine balneari più rinomate della Costiera.