Regione alla prese con il “problema Gori”
E’ vero che i maggiori azionisti della Gori SpA sono i Comuni che detengono il 51% delle quote azionarie, ma i problemi in cui versa la Società sono tanti e tali da dover essere affrontati dalla politica regionale guardando ai delicatissimi rapporti con Acea e Caltagirone che tirano le fila del governo del sistema idrico-fognario. La situazione debitoria della Gori nei confronti della Regione Campania si è intanto ulteriormente aggravata e sono all’esame della Commissione Trasparenza tutte le spinose problematiche che rischiano di travolgere i conti non solo della Società, ma della stessa Regione creditrice di svariati milioni di euro che non si comprende se e come potranno essere pagati da Gori.
Al momento soltanto il Movimento 5 Stelle di Valeria Ciarambino sta concentrando l’attenzione sulla delicata questione e si attende l’intervento del vice presidente regionale Fulvio Bonavitacola in Commissione per conoscere l’orientamento della Presidenza della Giunta sul problema. Nelle more registriamo la dichiarazione di un big della politica regionale campana, il capogruppo Pd Mario Casillo, che senza riferirsi alla questione del debito Gori ha dichiarato: “Il 51 % della Gori è dei Comuni e noi dobbiamo rispettare questo fatto. Il Cda della Gori è scaduto, dobbiamo procedere alla nomina del nuovo Cda, indicando un presidente che abbia un profilo innovativo, libero da interessi politici, che sappia lavorare su due aspetti: riduzione delle tariffe e balneabilità della fascia costiera“.