Referendum Trivelle, domenica Si va a votare
Domenica 17 aprile 2016 si svolge il Referendum sulle Trivelle e noi Cittadini saranno chiamati a votare, cioè ad esercitare il nostro diritto ad esprimerci su una questione di vitale importanza per gli interessi nazionali. Tant’è che per la prima volta nella storia della nostra repubblica a farsi promotori dei referendum non sono stati, come di solito avvien, i cittadini attraverso la raccolta di 500mila firme, ma 9 regioni italiane. Si voterà sull’abrogazione dell’estensione delle concessioni alle società petrolifere di sfruttare i giacimenti presenti nel mare d’Italia, soprattutto in aree ad alto valore paesaggistico-ambientale e quindi turistico.
Cioè in quello che è il nostro vero giacimento di ricchezze che rischia invece di essere espropriato agli interessi collettivi per fare quelli delle lobby del petrolio che, peraltro, vendono all’estero il greggio estratto versando alle Regioni interessate delle royalities che sono le più basse al mondo. Del resto nessun Italiano si accorge del fantomatico vantaggio a continuare a estrarre petrolio dai nostri mari visto che la bolletta energetica continua costantemente a salire nonostante il crollo del prezzo del greggio che avrebbe dovuto quantomeno dimezzarne il costo al consumo. Con lo scandalo che ha portato alle dimissioni della Ministra Federica Guidi rivelando gli interessi delle compagnie petroliferere e di lobby politico-imprenditoriali interessate a gestirne il business con la copertura addirittura del Governo, abbiamo la consapevolezza piena a chi e perchè interessa far fallire il referendum come ci spiega bene Crozza nel video che vi proponiamo. Quindi andiamo a votare, perchè solo così conserviamo il nostro diritto ad esprimerci e a contare, e votiamo SI per salvaguardare gli interessi reali del nostro Paese da una politica sempre più affaristica, collusa e connivente con i poteri forti e con il malaffare.