Piano alle urne, volge al termine la commedia dell’ipocrisia…
PIANO DI SORRENTO – Stando ai rumors cittadini, e per la verità anche a quelli provenienti dal Palazzo, i tempi sono più che maturi per veder uscire dai troppi equivoci di questa vigilia elettorale i tanti protagonisti che ancora ostentano incertezza sul da farsi in questa consultazione popolare che sarà ricordata innanzitutto come la più ambigua, ipocrita e scorretta della storia politica di Piano di Sorrento. In campo c’è infatti un gruppo di personaggi investito di pubbliche funzioni che pretende di continuare a fare il bello e il cattivo tempo nonostante gli vanno ascritte enormi e gravi responsabilità sull’andamento amministrativo almeno degli ultimi 10-15 anni. Un gruppo che ha praticamente “posto sotto sequestro” il diritto alla partecipazione da parte dei cittadini e che continua ad opera con assoluta spregiudicatezza, noncuranza e disinvoltura per condizionare in tutti i modi l’esito della prossima consultazione elettorale.
Stiamo infatti assistendo, ormai da troppo tempo, a una sceneggiata il cui unico scopo è quello di scongiurare la presenza in campo di una forza realmente alternativa a quella che sarà rappresentata dal vice sindaco uscente Salvatore Cappiello il cui obiettivo di diventare sindaco potrebbe concretizzarsi se dopo esser riuscito a mandare all’aria l’intesa tra Anna e Vincenzo Iaccarino riuscisse a mantenere ancora in campo un paio di pseudo formazioni collaterali mascherate al solo scopo di far trascorrere altri 15 giorni in inutili e fuorvianti trattative funzionali esclusivamente a metere fuori gioco due, tre personaggi a lui molto “sgraditi” privandoli anche della possibilità di operare scelte alternative quando si giungerà alla fine della corsa. Già il fatto che, oltre a Vincenzo Iaccarino, esista qualche altro uscente sgradito a Cappiello rappresenta un fatto positivo: vuol dire che il suo metodo non ha funzionato al 100% e che c’è ancora la speranza di assistere a un’elezione vera invece di una drogata come lo è stata quella di cinque anni fa.
Ora però c’è da metterci la faccia e c’è da dar conto di tutto, visto che stanno maturando anche altre situazioni in grado di imprimere una svolta importante alla partita elettorale restituendo così un sussulto di dignità e un pizzico di decoro a una Città ostaggio da oltre vent’anni di un gruppo di potere che l’ha condotta al degrado in cui la si vede. Orami è conto alla rovescia…