Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sorrento

A proposito di occupazione di suoli pubblici a Sorrento…

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Enrico Apreadi Enrico Aprea

Sarà finalmente detta almeno una verità ai cittadini? Fino a quando si vuole approfittare della pazienza dei comuni cittadini che da tempo si lamentano per occupazione selvaggia di marciapiedi, piazze ecc.? A coloro che seguono con attenzione l’operato dei Dirigenti e amministratori comunali di Sorrento non è sfuggito il motivo principale che ha determinato il ritardo da parte del responsabile delle attività produttive nel rilasciare le concessioni per l’occupazione del suolo pubblico in presenza dei numerosi illeciti urbanisti che incidono sulle aree richieste in concessione.

Infatti, istruire il procedimento per il rilascio non è semplice quando ci si trova in presenza di abusi urbanistici che interessano lo spazio pubblico. In molti casi si è cercato di trovare cavilli per baipasssare addirittura abusi consistenti, in altri non sono stati “visti” o si fatto finta di non vedere ciò che negli anni, grazie a protezioni varie, è stato realizzato sul suolo pubblico diventato quasi sempre bene esclusivo del gestore dell’attività commerciale. Un esempio per tutti è rappresentato dall’intervento del titolare del Bar Fauno che, pur di mettersi in regola con le norme in materia, ha eliminato una bellissima e comoda struttura che regolarmente veniva smontata alla scadenza della concessione dello spazio pubblico, sostituendola con struttura autorizzata dalla Soprintendenza.

Perchè nel caso di attività di somministrazione di cibi e bevande all’aperto, non disporre la rimozione di tutte le strutture abusive esistenti sul suolo pubblico e consentirne la sostituzione con i classici ombrelloni? Come pure sarebbe opportuno rendere uniforme nelle dimensioni e colore le tende di tantissime attività commerciali che spesso sono state istallate abusivamente? Che ben vengano assemblee, incontri e riunioni tra gli interessati al fine di affrontare e risolvere le problematiche del caso ma sempre nel rispetto della trasparenza e della legalitità. Senza regole il futuro turistico di Sorrento potrebbe essere a rischio.

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