Piano di Sorrento

Piano alle urne…Troppi gli aspiranti alla poltrona di sindaco

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fascia sindaco
fascia sindaco

Il 6 e 7 Maggio 2016 si presentano le liste per le amministrative, praticamente mancano 25 giorni a partire da domani e tutto sembra ancora in alto mare per quanto concerne le candidature a sindaco. Per gli aspiranti consiglieri e assessori tutto dipende dagli accordi che si fanno e si disfano ormai da mesi alla ricerca della squadra vincente. Si, perchè l’obiettivo di tutti è di vincere e di assumere la guida del Municipio. Per fare che cosa nessuno, o quasi, l’ha ancora spiegato e ne possiamo star certi, a questo punto, è del tutto secondario perchè ognuno sta pensando a garantirsi la poltrona.

Soprattutto quelli che ostantano un basso profilo e lo fanno per puro calcolo e per restare al riparo da commenti e critiche che non solo i media, ma soprattutto i cittadini, hanno invece il diritto-dovere di rivolgere a chi si candida per governare il Paese. Governare è un verbo impegnativo, per la verità, piuttosto usiamo il verbo gestire visto che la maggior parte delle scelte, in fin dei conti, le fanno i funzionari soprattutto quando gli amministratori non solo all’altezza del compito.

Questo è forse il tema più significativo su cui confrontarsi per capire tanta di questa gente che cosa c’è stata a fare in Comune e che cosa intende fare per i prossimi 5 anni. Una delle ragioni di tanto caos, oltre alle ambizioni individuali e alla prospettiva di sistemarsi almeno per un quinquennio con stipendio e potere al seguito, sta nel fatto che le poltrone disponibili sono poche rispetto a coloro che vi ambiscono: 3 assessori maschi e 2 femmine. In più c’è la presidenza del Consiglio, ma per lo più si tratta di un carica onorifica a bassa remunerazione e scarso potere. Questa è la prima ragione per cui non riescono a formarsi aggregazioni sostanziose e nessuno finora è riuscito a buttare giù una squadra. L’unico che sembrava aver imboccato la strada giusta, il Dr. Vincenzo Iaccarino, si è vista sfuggire dalle mani la consigliera Anna Iaccarino che non è ancora chiaro che cosa intende realmente fare. Per il resto si continua a discutere solo di nomi e di voti.  Proviamo a riepilogare allora la situazione a tutt’oggi.  I candidati che ancora ambiscono all’investitura sono 8 che possono salire addirittura a 10 con qualche ripescaggio.

Di chi si tratta? 1) Vincenzo Iaccarino (cardiologo, consigliere uscente ed ex assessore); 2) Giovanni Iaccarino (dipendente di Poste Italiane e consigliere uscente con un’esperienza di assessore); 3) Anna Iaccarino (avvocato e consigliere uscente); 4) Salvatore Cappiello (commerciante, vice sindaco uscente da circa 30 anni in amministrazione); 5) Maurizio Gargiulo (medico, consigliere uscente ed ex assessore); 6) Raffaele Esposito (imprenditore, ex dirigente del Pci-Pds, ex consigliere ed ex assessore); 7) Salvatore Mare (marittimo, esponente del Mov. 5 Stelle); 8) Maria Laura Gargiulo (medico, consigliere del PD a Meta che non si è ancora dimessa per potersi candidare a Piano). Gli altri due nomi che sono circolati e che potrebbero essere ripescati sono quelli di Daniele Acampora (commercialista e assessore uscente) e di Rosellina Russo (pensionata, ex presidente della Provincia di Napoli negli anni ’90). A meno di improbabilissime sorprese uno di questi dieci sarà il prossimo sindaco di Piano di Sorrento.

Maria Laura Gargiulo
Maria Laura Gargiulo
Rosellina Russo
Rosellina Russo
Daniele Acampora
Daniele Acampora
Salvatore Mare
Salvatore Mare
Raffaele Esposito (PD)
Raffaele Esposito
Anna Iaccarino
Anna Iaccarino
Maurizio Gargiulo
Maurizio Gargiulo
Gianni Iaccarino
Gianni Iaccarino
Salvatore Cappiello
Salvatore Cappiello
Vincenzo Iaccarino
Vincenzo Iaccarino

2 commenti

  • Francesco

    Questo sito, che offre sempre completa ed obiettiva informazione, ha dimenticato Nestor Cacace, Pippo il fascista, Antonio D’Aniello il famigerato comunista e Gennaro (ex?) orgoglioso elettore DC. Anche se con poche chances anche loro hanno fatto parte del dibattito non meno di alcuni dei nomi citati in questo ottimo articolo. In ogni caso da queste manovre non potrà che uscire tutto il bene (?) che i cittadini meritano e che sceglieranno in massa tra due mesi, proprio come cinque anni fa.

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