Piano di Sorrento

Ancha a Piano c’è un Napolitano…Pd senza capo nè coda!

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Geppino Russo
Geppino Russo

Dietro le quinte delle vicissitudini politico-elettorali pianesi si cela una figura del tutto simile a quella del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano che detta la linea a Matteo Renzi. Chi è questo Napolitano carottese? Si tratta dell’ex sindaco Geppino Russo che, a dispetto della veneranda età, continua a giocare una partita tutta personale dietro le quinte della politica, non fosse altro perchè a franare sullo scenario elettorale sono i figliocci della sua esperienza di sindaco senza i quali mai avrebbe indossato la fascia tricolore.

Gianni Iaccarino
Gianni Iaccarino

In fondo quello cui stiamo assistendo è l’epilogo di una stagione infelice, contrassegnata dalla logica del tradimento eretto a regola di sistema per conservare il potere e scongiurare che “estranei ai giochi” si affacciassero sulla scena assurgendo alla guida della municipalità. Alcuni testimoni riferiscono che stamattina, prima che Gianni Iaccarino decidesse di rilasciare in esclusiva a PinP la sua decisione di rinuciare alla candidatura a sindaco e anche a quella di semplice consigliere, Geppino Russo si è recato presso l’Ufficio Postale dove lavora Iaccarino per persuaderlo ad accettare l’offerta di Salvatore Cappiello, quella cioè di ritirare la candidatura a sindaco e accettare la poltrona di suo vice sindaco.

Salvatore Cappiello
Salvatore Cappiello

Iaccarino, rendendosi conto del gioco perverso in cui si è ritrovato, ha rifiutato respingendo al mittente la proposta e annunciando il suo ritiro da tutti i giochi. Che cosa abbia spinto poi Cappiello a fare altrettanto resta ancora in parte un mistero. In effetti Cappiello ha visto sfumare il sogno di riunire sotto lo stesso tetto Anna Iaccarino e Rossella Russo, ha perso Gianni Iaccarino rendendosi subito conto di non avere più dalla sua i numeri per sfidare Vincenzo Iaccarino con la sicurezza di spuntarla alla grande! La decisione di Cappiello di formalizzare il suo ritiro con la diffusione del comunicato stampa, costruito a tavolino oltre 15 giorni orsono con l’Ufficio Stampa e “sequestrato” dal sindaco Giovanni Ruggiero con la speranza che, alla fine, riuscisse a spuntarla, decreta il fallimento dell’ultimo erede della vecchia DC che non si è mai reso conto di non avere dalla sua i numeri per diventare sindaco di Piano di Sorrento, ma ha improntato tutta l’azione personale e quella dell’Amministrazione al conseguimento di questo obiettivo.

Ruggiero e A. iaccarino
Ruggiero e A. iaccarino

Il Comune che Ruggiero lascia in eredità al successore, chiunque esso sia, è un Ente allo sfascio, pieno di debiti e di conflitti legali che rischiano di mortificare qualunque buona volontà si cimenti nell’impresa di volerlo rilanciare. Quale possa essere l’interesse dell’ex sindaco Russo a continuare a interferire e a condizionare la politica pianese non è ben chiaro. Lui  “sindaco del tradimento” (nei confronti dell’ex sindaco Vincenzo Nastro) ha generato una prole a sua volta frutto e vittima di altrettanti “tradimenti” che hanno segnato irrimediabilmente la vita del Paese, contaminandone la natura politica: tradimenti di cui occorre liberarsi se si vuole voltare pagina e inaugurare un nuovo corso.

pd piano
Assemblea PD

Un nuovo corso che oggettivamente non può essere incarnato, per esempio, dal PD che questa stasera – pur essendo in forza all’alleanza con Gianni Iaccarino – ha presentato i risultati di cinque anni spesi a metà strada tra la pseudo opposizione e il peggior consociativismo. Fra le altre la decisione di Maria Lauro Gargiulo, consigliera a Meta (non si è ancora dimessa per potersi candidare a Piano) che, senza averne la benchè minima e diretta conoscenza, ha presentato le criticità del Comune di Piano cominciando col mettere sott’accusa il personale comunale e lasciando subito la parola al consigliere Antonio D’Aniello e ad alcuni esponenti del PD non avendo lei alcuna conoscenza della realtà dei fatti e del contesto socio-politico locale. Ci ha pensato il suo sindaco di Meta, Giuseppe Tito, a metterla in difficoltà facendo emergere tutte le sue contraddizioni che sicuramente non fanno bene nè al PD nè ai Comuni di Piano e di Meta. Questa gente, facendosi forte della logica dell’appartenenza partitica e del potere esercitato a livello regionale, ha la pretesa di avere voce in capitolo e di manipolare il confronto elettorale che, proprio in questa circostanza, non può e non dev’essere “drogato” come lo è stato fino ad oggi. Sbaglia il PD e sbaglia D’Aniello che, senza ancora sapere con chi saranno candidati dopo le sorprese di oggi, pensano di accaparrarsi i voti dei Carottesi solo per mettere bandierine di cui nessuno avverte il bisogno.

Un commento

  • Marianna Russo

    Sono nauseata, davvero non ho parole. E meno male che qualcuno racconta le cose davvero per come sono. Altrimenti qui facciamo solo le pecore silenziose che belanti sono condotte al macello dal boia di turno che si fa passare per salvatore della patria.Non sapevo nemmeno chi fosse Geppino Russo, nè altri nomi citati se non da qualche commento tra colleghi di lavoro. Volentieri vorrei dare una mano per cambiare qualcosa a Piano di Sorrento. Ma certamente non vorrei essere amministrata da persone come queste citate nell’articolo.

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