Diario Politico©Raffaele Lauro

Elezioni: “rispettate il tormento della politica…”

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tormentiTra le tante mail che abbiamo ricevuto in questi giorni, un po’ per gli auguri pasquali e un po’ per commentare le vicende elettorali, ci ha colpito uno scritto lapidario a firma di tale Luigi M. che ci rivolge un invito: “Imparate a rispettare il tormento della politica perchè non è uno scherzo presentarsi alle elezioni“. Per un po’ ci siamo chiesti se si trattasse di ironia a buon mercato facile da proporre rifugiandosi al riparo di uno pseudonimo, oppurre la riflessione fosse lo specchio della situazione in cui versa oggi non la politica in sè, ma chi dice di occuparsi di politica! Qual è questo tormento?

QUEI TORMENTI CHE TOLGONO IL SONNO…

Per chi si appresta a candidarsi alle elezioni, il principale cruccio è quello di non sbagliare la scelta col rischio di ritrovarsi tra gli sconfitti mandando così all’aria tutti i propri progetti. Ad essere tormentati in questo senso sono soprattutto coloro che si ricandidano, reduci da un’esperienza prossima alla conclusione e che vorrebbero rinnovarla senza troppi impicci! Sono quelli che vanno ripetendo a destra e a manca che non intendono ricandidarsi: diffidare da questa gente perchè nel 90% dei casi mentono!

C’è però da fare i conti con il passaggio elettorale, cioè con quella frazione di tempo che capita ogni cinque anni, in cui la parola per un momento ritorna agli elettori e i cui umori influenzano l’esito della partita mettendo a rischio anche le carriere più brillanti e di chi ha investito nell’impegno amministrativo (quello politico è un’altra cosa) per passione o per calcolo, per interesse e ambizione preferendo indossare i panni di quelli che decidono (gli amministratori) piuttosto che di quelli che subiscono (gli amministrati).

Allora si che il tormento è forte assai… Da che parte stare? E intanto si contano e si ricontano i propri voti (quelli presi alle ultime elezioni e quelli che si presume di aggiungere alle prossime non calcolando quelli che inevitabilmente si perdono), quasi fossero congelati e perennemente disponibili per ogni uso e consumo e a prescindere da tutto. Per fortuna non è così e agli elettori che intanto si fanno sempre più furbi,  sicuramente non aggrada molto sentirsi considerati alla stregua di un numero… Ancora di più quando è diventato ben chiaro a tutti quale utilizzo facciano di questi voti la stragrande maggioranza degli eletti. Tormentatevi, allora… Fa parte del gioco!

Un commento

  • Pippo il fascista

    “Imparate a rispettare il tormento della politica perchè non è uno scherzo presentarsi alle elezioni“, a chi si rivolgeva il sig. Luigi, a Lei Direttore come giornalista che striglia tutti i giorni questi signori? a Noi elettori e lettori? ma che pretende il sig. Luigi che ci tormentiamo noi elettori al posto di chi decide di candidarsi? Ma non è mica una prescrizione medica candidarsi. La maggior parte lo fa , diciamo la maggior parte, solo per vanagloria ed interessi personali.Basta guardare dal Parlamento alla regione ai comuni in giù come siamo messi. E non aveva ragione il Duce a cancellare tutti i partiti e a combattere tutti i parassiti della politica. “In galeraaa” gridava Bracardi, il comico che faceva lo sfottò a noi fascisti. ma al di là delle battute cabarettistiche che ci possono pure stare, sappiamo stare al gioco noi, noi abbiamo una dignità che manca a tanti signori che dicono di fare gli interessi del paese e in vece pensano solo ai loro affaracci e noi dovremmo rispettare il loro “Tormento” , baciare loro le mani, salutarli con riverenza quando passano in processione ma direbbe Totò :”Ci faccia il piacere!”…..Stateve a casa se avete di questi tormenti.

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