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Sorrento, la vice sindaco Cancellieri inneggia al treno turistico: ma dove vive?

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Il Sindaco G. Cuomo con la Vice M.R. Cancellieri
Il Sindaco G. Cuomo con la Vice M.R. Cancellieri

Forse era meglio quando non comunicava la Vice Sindaco di Sorrento, Maria Raffaella Cancellieri, ma evidentemente le è stato chiesto uno sforzo in questo momento di disagio istituzionale visto che è la sola che può intervenire nel dibattito non avendo rapporti con la pregressa amministrazione impietosamente finita sotto la lente di una variegata tipologia di ispettori. La Vice Sindaco, dopo il comunicato omnibus, ha preso la parola per esaltare l’operazione dell’EAV con le 4 corse del trenino turistico sulla tratta Napoli-Sorrento inaugurato prima delle elezioni regionali 2015 dal sindaco Cuomo con l’ex Assessore Pasquale Sommese prima che quest’ultimo, oltre a perdere le elezioni, finisse nel mirino della Magistratura.All’epoca uno show visto il fallimento dell’iniziativa che nessun entusiasmo ha suscitato nei turisti stranieri. Tutto il mondo, grazie ai media e soprattutto ai social, conosce in che stato versa la Circumvesuviana, la più antica e anche la più disastrata ferrovia italiana, rimbalzata anche di recente agli onori delle cronache nazionali non solo per i disastri in cui versa a causa di una scellerata gestione, ma anche per le sempre più precarie e rischiose condizioni in cui sono costretti a viaggiare gli utenti. Basta soltanto pensare alle sassaiole che puntualmente si abbattono sui convogli in transito, causando danni a persone e carozze, per rendersi conto di quanto estemporaneo (volendo esser buoni) è l’annuncio delle 4 corse del trenino turistico che, seppur funzionante, sicuramente immune dalla sassaiole non potrà esserlo visto che i convogli-bestiame che abitualmente trasportano i pendolari lungo la tratta ferroviaria sono sistematicamentre presi d’assalto dalla delinquenza in tutti i modi possibili e immaginiabili.

E non consideriamo il disastroso stato in cui versano le stazioni ferroviarie, anche nella Penisola Sorrentina. Vediamo allora di che cosa si tratta. E’ stato istituito “…un collegamento veloce tra Napoli, Ercolano, Pompei e Sorrento, con 4 corse giornaliere, anche nei giorni festivi sull’intero percorso Napoli-Sorrento, più due corse intermedie tra Sorrento e Pompei, nel periodo dal 20 marzo al 14 maggio. Otto corse giornaliere, inclusi i festivi, sulla tratta Napoli-Sorrento, più 4 corse intermedie tra Sorrento e Pompei, da effettuarsi dal 15 maggio al 15 ottobre. Sono i numeri del Campania Express, il treno speciale che ha debuttato lo scorso anno per consentire ai turisti di raggiungere i due siti archeologici di Pompei ed Ercolano e la penisola sorrentina, usufruendo di un servizio caratterizzato da livelli qualitativi elevati, a bordo di treni di ultima generazione, 144 posti seduti prenotabili e aria climatizzata”.

Sempre la Cancellieri: “Il servizio viene incontro alle esigenze di mobilità dei turisti, anche tenendo conto degli orari di apertura dei siti da visitare e della durata media delle visite, nonché delle coincidenze con molti treni ad alta velocità. In questo modo, i visitatori possono organizzare meglio il proprio tempo, usufruendo di un trasporto ferroviario veloce e soprattutto sicuro e confortevole. Per dare la più ampia comunicazione del servizio, chiederemo di utilizzare banner e materiale promozionale sia presso l’aeroporto di Capodichino, che alla stazione centrale di Napoli”.

DOCUMENTI: Per completezza dell’informazione pubblichiamo lo stralcio della relazione della Corte dei Conti sull’EAVBus srl. L’attività, esperita su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti per la Campania nell’ambito della vertenza 2012/2859/CPL, ha interessato l’intera gestione della partecipata regionale al trasporto locale “su gomma”, in conseguenza dell’avvio di una procedura di liquidazione volontaria e di una successiva sentenza dichiarativa di fallimento. Le indagini esperite hanno evidenziato, da una parte, numerose ipotesi di mala gestio attribuibili al management, dall’altra, non meno importanti sono apparse le responsabilità in capo alla Regione Campania, in qualità di socio unico della holding EAV S.r.l. e attraverso questa di EAV Bus, nell’ambito dell’esercizio del c.d. “Controllo Analogo”.
Riassumendo i termini della vicenda, le criticità emerse hanno riguardato:
1) una gestione degli approvvigionamenti non conforme ai principi di trasparenza, pubblicità e concorrenza, da cui è derivato un “danno alla concorrenza” quantificato in via equitativa, secondo consolidata giurisprudenza in euro € 569.336,75, nella misura minima del 5% del prezzo per gli approvvigionamenti;
2) il ritardo nel recupero dei crediti aziendali verso enti clienti e società del Gruppo EAV, con conseguente ricorso all’indebitamento bancario, da cui è scaturito un “danno da finanziamento” derivante dagli interessi passivi ed altri oneri corrisposti agli istituti di credito, quantificato in euro di € 2.360.911,22;
3) il mancato versamento nei termini, dei tributi e degli oneri previdenziali ed assistenziali cui è conseguita l’inevitabile erogazione di cospicue somme a titolo di sanzioni e interessi che hanno ulteriormente aggravato la già deficitaria situazione economica della società, per un ammontare pari a € 8.181.152,13. Secondo la ricostruzione investigativa, il management aziendale, non è comunque stato l’unico responsabile della situazione di grave crisi economica e patrimoniale, che ha determinato prima
l’azzeramento del capitale sociale e successivamente la dichiarazione di fallimento.
Infatti, è stato altresì evidenziato il concorso parziale della Regione Campania e della holding EAV S.r.l., sia per il mancato esercizio dei poteri di vigilanza riconosciuti al socio ma anche, e soprattutto, per aver omesso di effettuare qualsivoglia forma di “Controllo Analogo” sulla partecipata.

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