A Sorrento l’area archeologica Regina Giovanna trasformata in ricovero per cani randagi
SORRENTO – La Regina Giovanna sito storico-archeologico di proprietà del Comune di Sorrento acquistato con una spesa di oltre 3 mln di euro dall’Amministrazione-Fiorentino si appresta a diventare, per un’area di circa 1000 mq. un ricovero per cani randagi e in attesa di adozione affidato alla Lega per la Difesa del Cane della Penisola Sorrentina.
La Giunta Comunale all’unanimità, su proposta dell’Assessore Raffaele Apreda, ha adottato la delibera (N°51/2016 che pubblichiamo in fondo al post) che destina quest’area alla Lega con una decisione che lascia perplessi, interdetti visto il valore del bene e i progetti di restyling con finalità di valorizzazione storico-culturale e turistica trandosi peraltro di un bene a destinazione vincolata. L’area superiore del fondo, pari a 970 mq, dovrà quindi ospitare i ricoveri per gli animali con tutti i supporti sanitari prescritti dalla legge per l’esercizio di questa attività. Non riesce a contenere lo sdegno nell’apprendere questa notizia il conte Vito Garzilli che nelle vesti di direttore generale dell’Amministrazione di Sorrento, trattò con i Gesuiti l’acquisto della Regina Giovanna per farne un fiore all’occhiello del Comune e della Città.
“Mi sembra una follia la decisione di destinare un’area del fondo della Regina Giovanna a ricovero per cani stravolgendo la naturale vocazione del sito peraltro vincolato e dove il Comune dovrebbe investire per restituirgli quel decoro che ne fanno una delle località più conosciute e suggestive del mondo. Mi stupisce questa decisione che mi sembra in linea con il sempre più evidente stato di degrado in cui versa la Città“. Con questo non si intende compromettere l’interesse legittimo della Lega del Cane a disporre di un’area verde dove ospitare i randagi, piuttosto non è concepibile che un’Amministrazione possa decidere di destinare un gioiello unico a un’attività che dovrebbe essere allocata in un’area verde e fuori dal centro urbano piuttosto che in una località come la Regina Giovanna. Forse è il caso, anzi è il caso che la Giunta riveda questa decisione e individui un’area più idonea da destinare a questa attività.