A proposito delle elezioni a Piano di Sorrento riceviamo e pubblichiamo
Da qualche mese ho fatto ritorno dall’Argentina dove sono nato 45 anni fa. I miei genitori si trasferirono a Buenos Aires alla fine degli anni 40, dopo la guerra, hanno lavorato sodo e sono riusciti a farsi una bella posizione. Avrebbero voluto che mi laureassi ma, francamente, non ho mai avuta molta voglia di impegnarmi negli studi e così, da figlio di papà, ho sprecato un po’ di anni parcheggiato all’Università alla facoltà di “ciencias sociales”. Ma più di dieci anni fa mi son detto: perché non ti dai una mossa. E la mossa me la son data per davvero, ho cercato di crearmi delle attività .
All’inizio mi inventai, con qualche collaboratore raccattato sulla spiaggia, un’attività di rivendita di noccioline a Mar Del Plata la località balneare più famosa del paese, successivamente, sempre a Mar del Plata ho impiantato una rosticceria. La “Maximafrittata”, un misto di uova, pecorino delle Ande e salumi, ha avuto tale successo tra i frequentatori delle spiagge argentine dal farmi benestante.
Dell’Argentina rimpiango le serate in riva al mare magari allietate da qualche canzone struggente nello stile del paese. A proposito con la chitarra me la cavo niente male, ero piuttosto apprezzato.
Ma la curiosità di conoscere il paese di origine dei miei genitori mi ha spinto sulla via del ritorno ed eccomi a Piano di Sorrento da dove, nel 1949, sono partiti adolescenti i miei genitori.
Devo dire che qui, a Piano, mi trovo molto bene e voglio restarci magari tornando in Argentina solo saltuariamente. Appena sono arrivato mi sono accorto del clima elettorale che c’era per rinnovare l’Amministrazione comunale ed eleggere l’alcade, pardòn il sindaco. Non è passato giorno che sui giornali locali non ho trovato notizie di candidature annunziate, preannunziate, smentite, minacciate. Mi è sembrato di rivivere le campagne, anche turbolente, che contraddistinguono le elezioni per la Casa Rosada. Un giorno un tale preannunzia “Ho sciolto la riserva mi candidato a sindaco“ e il successivo un altro “Sto valutando se scendere in campo“ oppure “summit per decidere il candidato sindaco”. Toni enfatizzanti su personaggi e competitors tali da far presupporre che non si tratti delle elezioni di un piccolo comune ma di qualcosa ben più importante.
A questo punto mi sono deciso. In Argentina sono stato un imprenditore di successo perché non provare a candidarmi come Sindaco nel mio paese d’origine e dare un contributo di esperienza ai mie ritrovati concittadini ?? Se qualcuno intende darmi una mano potrà scrivermi a questo indirizzo e-mail: nelsoncacae@virgilio.it
Mi aspetto collaborazione. Se riusciremo a vincere ho ricevuto un impegno da parte di mio cugino Nelson (ovviamente Cacace) che abita nel Pantanal del Brasile a Rio Verde do Mato Grosso: porterà per i festeggiamenti il più importante gruppo di ballerine di samba del sud del Brasile.