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Meta, mentre Tito cerca la tregua con Trapani l’ex Assessore Susanna Barba se ne va…

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Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

Paolo Trapani
Paolo Trapani

META – Nel corso degli ultimi sette giorni ci sono stati due episodi politicamente significativi che hanno riguardato l’amministrazione metese. In primis la decisione del sindaco Giuseppe Tito di presentarsi al cospetto di Paolo Trapani, segretario cittadino del PD, per istruire un processo di avvicinamento tra l’Amministrazione e il Partito con l’auspicio di attivare quelle sinergie utili a rafforzare la reciproca azione sul piano del governo locale e della politica cittadina.

Avv. Susanna Barba
Avv. Susanna Barba

Per il momento siamo di fronte a uno zero a zero perchè Tito non ha avuto remore nel rappresentare una certa diffidenza a costituire il gruppo consiliare del PD temendo di veder subordinata la propria azione a quella di un Partito che sembra essersi organizzato per svolgere un ruolo attivo nel paese. Probabilmente le ultime decisioni di Tito hanno finito col penalizzare anche esponenti iscritti al PD per cui è quasi naturale sollevare legittime perplessità sulla linea che il Sindaco intende perseguire anche rispetto a iniziative come quella del Comune Unico sulla quale il PD di Meta non si è ancora ufficialmente espresso e, come sottolinea Trapani, “…si tratta di una decisione a forte rilevanza politica per cui è indispensabile che il Partito ne discuta e assuma una posizione univoca“. La novità più rilevante, anche per i risvolti che ne conseguono, è stata perà la decisione dell’ex Assessore Susanna Barba di separare i propri destini politici da quelli della maggioranza dopo una fase di studio nella quale ha constatato l’assoluto disinteresse di Tito e del suo Gruppo a considerarla parte integrante della maggioranza premiata dagli elettori.

Da qui la decisione della Barba di uscire dalla maggioranza dichiarandosi indipendente per proseguire nel proprio impegno amministrativo coerentemente con le aspettative degli elettori che le hanno testimoniato stima, fiducia e uno straordinario consenso. “Ho l’obbligo di rispettare fino in fondo il patto con gli elettori che da me si aspettano un impegno attivo nell’amministrazione – spiega l’avv. BarbaNon importa essere fuori dalla maggioranza, perchè fare gli interessi del Paese significa adoperarsi con puntualità e competenza per risolvere i problemi generali: ed è quello che ho sempre avuto a cuore e che continuerò a coltivare per rispetto della fiducia accordatami dagli elettori. La decisione di uscire dalla maggioranza è scaturita dalla constatazione che non aveva più senso restare in un gruppo che mi esclude a priori e che pensa soltanto ad agire secondo la logica del cerchio magico che esclude chiunque non si adegua ai desiderata del capo. Ho tentato di superare questo disagio, ma non è stato possibile per cui ho chiuso con questa esperienza e guardo al futuro libera da vincoli e da condizionamenti per dar voce a quella parte della nostra Città che non ha ragione di identificarsi nè con Tito nè col resto dell’Opposizione. Per me stare all’opposizione significa dare un contributo alla governabilità attraverso l’esercizio del controllo che nessuno esercita davvero, mentre è vitale per la tutela degli interessi generali e salutare per chi ha responsabilità di governo“.

Antonella Viggiano
Antonella Viggiano

Indubbiamente la decisione della Barba pone qualche problema al gruppo di Antonella Viggiano che già ha dovuto digerire l’adesione della consigliere Maria Laura Gargiulo al PD, cioè al partito del Sindaco e della maggioranza, situazione che di fatto la allontana dalla Viggiano. Addirittura circolano con insistenza voci sulla decisione della Gargiulo di volersi dimettere dal consiglio comunale per candidarsi alle ormai imminenti elezioni amministrative a Piano di Sorrento e fare da traino al consilgliere Antonio D’Aniello che nonostante i tentativi non è ancora riuscito a collocarsi strategicamente sullo scacchiere elettorale. Inoltre la consigliera Laura Attardi sembra acquisire sempre di più la consapevolezza di poter assumere in prima persona un ruolo diverso sul piano politico-elettorale mettendo in crisi la leadership della Viggiano.

Un commento

  • giovanni

    Molto chiaro, ha ragione l’avv. Barba a passare all’opposizione, c’è bisogno di gente che davvero si oppongono visto che nessun altro lo fa a Meta. Almeno abbiamo qualche speranza per il futuro e non sono sempre le stesse persone che hanno perduto le elezioni

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