Sorrento, dura presa di posizione del PD sugli indagati: devono dimettersi
SORRENTO – “Ci vuole rispetto per le istituzioni e per i cittadini“. Una frase che riassume senza troppi giri di parole la presa di posizione del Partito Democratico sulla vicenda dei 20 amministratori ed ex amministratori indagati per le false attestazioni di insussistenza di cause di incompatibilità all’esercizio del ruolo di consiglieri e assessori comunali. Con un comunicato stampa diffuso dalla segreteria cittadina il PD prende posizione sulla vicenda: “Il politico chiamato a ricoprire cariche istituzionali che mente negando l’esistenza di una causa di incompatibilità commette un reato? Solo la Magistratura può dirlo.
Il politico che dà inizio alla sua esperienza amministrativa, anche in forza di una dichiarazione mendace, perde di credibilità e imbarazza l’istituzione che è chiamato ad amministrare? Assolutamente sì. Il politico che percepisce indennità e per cariche istituzionali che non avrebbe potuto ricoprire senza attestare il falso, deve rassegnare le dimissioni e scusarsi pubblicamente, restituendo quanto indebitamente incassato? Loro diranno di NO, ma noi pensiamo assolutamente di SI. Nessuno può considerarsi penalmente responsabile se non dopo una sentenza di condanna definitiva. C’è, però, un aspetto della vicenda che va subito evidenziato: alcune delle persone coinvolte nell’inchiesta, a inizio consiliatura, hanno votato contro il consigliere Federico Gargiulo, che aveva dichiarato di non aver pagato delle multe ritenendole illegittime e di averle anzi impugnate, avviando nei suoi confronti la relativa procedura di formale contestazione di una condizione di incompatibilità, spingendolo così a rassegnare le dimissioni. Decisione corretta se non fosse che ora Lui è fuori, e chi invece gli votava contro, dichiarando il falso, continua a sedere in Consiglio Comunale. Siamo al paradosso! Adesso, per decenza, costoro facciano un passo indietro e si dimettano”.