Comune Unico della Penisola Sorrentina, sindaci pro e sindaci contro…
Dopo una pausa di riflessione la proposta avanzata dal PD di fusione dei Comuni della Penisola Sorrentina in un unico comune di Sorrento torna a vivacizzare il dibatitto politico in Costiera dopo che sull’argomento ne hanno discusso gli esperti mettendo in luce i punti deboli di un progetto “privo di gambe“, cioè dello studio di fattibilità indispensabile a ipotizzare l’avvio di una discussione. Il Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, dopo averne evidentemente discusso in seno alla sua maggioranza che, forse frettolosamente e a scatola chiusa si era pronunciata frettolosamente a favore dell’emendamento sul bilancio 2015 presentato dal consigliere Ferdinando Pinto (PD), ci ha riflettuto ed ha deciso, sentite sentite, di seguire la strada indicata dagli esperti e dai tecnici che hanno animato il confronto sul tema per iniziativa dell’Associazione lubrense “La Fenice“.
Una volta tanto che il Sindaco di Sorrento ha deciso di intraprendere, peraltro su un argomento molto serio, un “percorso virtuo e coerente” con l’indicazione dei tecnici, cioè di chi mastica la materia sicuramente più di tanti politici nostrani, sembra che tutti si vogliano ribellare e cambiare le carte in tavola: cioè la bozza di deliberazione proposta dal Comune di Sorrento che, è bene chiarirlo, su questa storia necessariamente ha e deve avere una parola in più rispetto agli altri proprio in virtù di quello che il Comune Unico di Sorrento può rappresentare per il futuro della Città e dell’intera Costiera e che, diciamocelo fuor dai denti, sicuramente non è solo oro che luccica! A sfogliare le cronache del week end leggiamo delle prese di posizione da parte dei primi cittadini che appaiono anche in contraddizione con quanto precedentemente gli stessi hanno affermato.
La proposta del PD trova proprio negli uomini di Renzi in Penisola Sorrentina, ad eccezione di Sorrento, gli avversari più tosti. Franca Rossi, segretario a Vico Equense dove peraltro si vota per il rinnovo del Consiglio comunale, ha ribadito senza troppi giri di parole un “NO” categorico alla proposta supportando la tesi con i numeri della sua Città che non è assolutamente ipotizzabile possa fondersi nella Grande Sorrento. Peraltro svelando la verità sull’assoluta inconsistenza delle risorse finanziarie che lo Stato assegna ai Comuni che decidono di fondersi. Numeri alla mano si tratta di poche centinaia di migliaia di euro assolutamente inutili a giustificare un’operazione che, sempre secondo la Rossi, è più consona a Comuni di piccole dimensioni, non certo a realtà che superano anche i 20mila abitanti. Se poi il territorio di Vico Equense con tutte le sue frazioni è praticamente quasi uguale a quello di tutti gli altri Comuni peninsulari messi insieme, allora l’ipotesi di una fagocitazione all’inverso (il piccolo che si mangia il grande) non sta nè in ciele nè in terra.
A Meta il Sindaco Giuseppe Tito sembrerebbe oggi aver cambiato idea rispetto a quello che sosteneva tre o quattro mesi fa quando, intervistato da MezzogiornoeDintorni, evidenziava tutti i limiti della proposta di fusione enunciando i fallimenti maturati sul campo nelle attività condivise da parte dei Comuni consorziati nell’Arips e concludendo che prima di sposarsi è bene fidanzarsi per conoscersi e per valutare i risvolti del nuovo status! Oggi, da quanto si legge, sembrerebbe invece sposare la linea di Pinto e del PD di Sorrento insieme al Sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani di cui si considera ed è considerato l’unico e reale contendente per la leadership politica in Penisola Sorrentina, ma con qualche chance in più in virtù di una lunga esperienza politica maturata sempre nello stesso partito e per gli stretti rapporti che vanta con la Regione Campania e con il suo Presidente De Luca e non solo! Se ha cambiato idea, sarà pure utile che ne spieghi pubblicamente le ragioni. Il Sindaco di Massa Lubrense, Lorenzo Balduccelli, sembrerebbe favorevole, forse anche perchè l’associazione “La Fenice” di Massa sostiene le ragioni della fusione. Per quanto concerne Piano di Sorrento, al di là delle dichiarazioni del Sindaco Giovanni Ruggiero ormai in scadenza di mandato, sembra essere più forte il fronte del NO che quello del SI alla fusione anche tra i presumibili contendenti alla successione.