Sentenza Boxlandia, condannati tutti gli imputati
TORRE ANNUNZIATA – E’ giunto a sentenza, questa sera, il processo di “Boxlandia” e il verdetto è stato di condanna per gli imputati di quello che può essere definito il processo simbolo contro la speculazione edilizia nell’area sorrentina trasformata in una “terra di sotto” per la realizzazione di migliaia di box auto interrati. Quello che si temeva, cioè l’ennesimo rinvio per indisponibilità dell’avvocato Vitiello, non è avvenuto perchè il Giudice ha dichiarato “prevedibile” l’assenza e non ha accolto la richiesta di rinvio procedendo alla nomina di un avvocato d’ufficio.
Adriano Bellacosa, proprietario del fondo agricolo dove dovevano essere realizzati 252 box ed ex assessore provinciale all’ambiente, Giuseppe Langellotto, amministratore della Edilgreen la società che aveva richiesto l’autorizzazione a realizzare l’opera, sono stati condannati a 1 anno e 8 mesi, al pagamento delle spese processuali e legali, mentre Lucio Grande e Dario Parasole, i due commissari ad acta della Procincia di Napoli che concessero le autorizzazioni, hanno ottenuto una pesna di un anno di interdizione dai pubblici uffici con pena sospesa. Inoltre dovranno pagare 10mila euro alle parti civili, il WWF rappresentato da Claudio d’Esposito e difeso dall’avv. Gianni Pane, e i VAS difesi dall’avv. Johnny Pollio che non hanno nascosto la grande soddisfazione per l’esito del processo. Il pensiero di tutti è corso subito alla memoria del compianto avv. Giovanni Antonetti che della battaglia a boxlandia è stato l’alfiere. La sentenza lascia l’amaro in bocca a chi aveva progettato di realizzare un business milionario da questa spregiudicata operazione edilizia che, se realizzata, avrebbe inferto un colpo mortale a Sorrento.