A Piano di Sorrento cresce la tensione nella maggioranza alla spasmodica ricerca di un sindaco
Superato lo shock del NO alla candidatura a sindaco del prof. Giancarlo Spezie la maggioranza cerca di riallacciare le fila per trovare al proprio interno il candidato sindaco da opporre a Vincenzo Iaccarino. Si torna in dietro e oltre all’autocandidatura dell’Assessore Daniele Acampora anche Gianni Iaccarino si candida a diventare leader dello schieramento che eredita i dieci anni di Giovanni Ruggiero. Oggi si riunisce tutto il gruppo per valutare il da farsi e soprattutto per cercare di capire se è possibile raggiungere un accordo sul nome di Iaccarino il cui solo obiettivo, appare ormai evidente, è quello di una rivincita sul gruppo di Salvatore Cappiello e dello stesso sindaco uscente per raccoglierne il testimone dopo aver centrato l’obiettivo di indebolire la squadra di Ruggiero ormai praticamente allo sbando!
Sostenere Cappiello per Gianni Iaccarino significherebbe rinunciare definitivamente alla chance di sfidare Vincenzo Iaccarino nelle urne per cui G. Iaccarino si gioca la partita decisiva delle prossime elezioni: dentro o fuori. Se non riuscirà a convincere la maggioranza di essere lui il miglior sfidante del cardiologo, probabilmente vedrà calare anticipatamente il sipario sulla sua corsa elettorale. Difficilmente però Cappiello e Ruggiero sono pronti a dargliela vinta per cui la possibile bocciatura per G. Iaccarino significherebbe esser pronto a tirare i remi in barca. Sullo sfondo stanno a guardare sornioni sia Rossella Russo sia Maurizio Gargiulo fiduciosi poterla spuntare in extremis: la prima se Ruggiero riesce ad imporla come sua candidata; il secondo in una situazione di forte caos che lo trasformerebbe nel candidato del compromesso.
Un commento
Gennaro orgoglioso elettore DC
Caro Direttore che pena vedere questa ex DC finire in questo modo, un patrimonio ideale gettato alle ortiche per sete di potere, mancanza di strategie, approssimazione. E che delusione vedere tanti figli d’arte essere attendisti quando la patria chiama. Piano di Sorrento è allo sbando. Niente che vada per il verso giusto. Carabinieri e Finanza che salgono e scendono dal Municipio. Impiegati indagati.Ogni settore annaspa. Dalle scuole al commercio. E lo dico da sostenitore di questa ex maggioranza che non riesce a trovare unione. Eppure un tempo c’erano le famosi correnti che determinavano , come si diceva, la dialettica interna intorno ad un progetto per la città. Ora vedo solo macerie. Stasera sono pessimista. Vedo gente rinunciataria, incapace di prendere le redini del gioco. Oppure attendista ad aspettare il cadavere del proprio compagno galleggiare sul fiume….Ma dove siamo arrivati?Tutti a fare le scarpe agli altri. Ora comincio a capire perchè il dr Vincenzo Iaccarino si è tirato fuori. Ma possibile che il paese debba essere amministrato degli improvvisati amministratori che sanno solo litigare per una licenza, un permesso, un incarico professionale. Dove stanno gli ideali ed i valori democratici, cristiani, interclassisti di un grande partito che ha fatto la storia dell’Italia del dopoguerra contro gli estremismi di un partito comunista sciolto come neve al sole? Gli imprenditori e gli artigiani sono scontenti, il commercio langue e i PIP non decollano, il mondo cattolico è assente, i giovani guardano e sperano in un futuro ma questa classe amministrativa non sa prendere decisioni e quando si muove non sa assumersi i rischi e le responsabilità. Ma dove si vuol andare?Eppure Giovanni Ruggiero ci aveva promesso stabilità progresso, una Piano Futura. Io vedo una Piano che torna al passato remoto.Datemi la mia vecchia DC!