Piano di Sorrento

A Piano di Sorrento Anna Iaccarino “scopre gli altarini”

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Anna Iaccarino
Anna Iaccarino

Rossella Russo
Rossella Russo

L’offensiva scatenata dalla consigliera Anna Iaccarino contro “prassi poco trasparenti” in atto al Comune di Piano di Sorrento nell’ambito del settore scuola e servizi connessi non può essere liquidata alla stregua di una polemica a sfondo politico-elettorale perchè si fonda sulla scrupolosa analisi di documenti e sulla verifica dei numeri, cioè dei costi reali del servizio. Il caso della dipendente della Coop San Michele licenziata e sottopagata, meriterebbe un’immediata convocazione del Consiglio Comunale, non per iniziativa della Iaccarino e del suo Movimento, ma da parte del Presidente del Consiglio Comunale, Luigi Maresca, che in questo modo riscatterebbe una gestione assolutamente insignificante del ruolo di presidente del civico consesso svolto in questa consiliatura.

Giacomo Giuliano
Giacomo Giuliano

Il problema è serio e coinvolge, con responsabilità anche sul piano giudiziario, diversi soggetti e soprattutto mette a nudo l’ipocrisia della politica che promuove iniziative come per esempio l’Osservatorio sul Lavoro Sommerso che prima di tutti dovrebbe vigilare e assumere iniziative su questo e su altri casi sollevati dalla politica. Sulla gestione del settore scuola, cui sovrintende l’Assessore Rossella Russo, è necessario procedere a un’attenta analisi, tanto più che l’Assessora gode pur sempre di una “condizione privilegiata” visto anche il ruolo ricoperto in Amministrazione dal marito, Giacomo Giuliano, vice segretario comunale.

Maurizio Gargiulo
Maurizio Gargiulo

Un clamoroso conflitto d’interessi che in troppi fingono di non vedere e che invece è destinato a esplodere in prossimità dell’appuntamento elettorale. Sulle manovre in atto nella maggioranza per l’individuazione del candidato sindaco trapela una notizia dell’ultim’ora: è saltato l’incontro con il prof. Giancarlo Spezie, rinviato alla prossima settimana, mentre crescono le tensioni interne fra il gruppo di Salvatore Cappiello e quello di Maurizio Gargiulo e Gianni Iaccarino. Per il vice sindaco si tratta di fare i conti con la controffensiva interna che punta a metterlo fuori gioco e prendersi così la rivincita sulle sconfitte del passato! Il cavallo di Troia fatto entrare cinque anni fa nella maggioranza si è manifestato e rischia di far saltare il banco!

Un commento

  • Gennaro orgoglioso elettore DC

    Caro Direttore, la triste vicenda del mio paese di adozione mi tiene in ambascia da mesi. Un percorso lineare che avrebbe dovuto portare il giovane Cappiello a ricoprire la fascia tricolore al posto del prof. Ruggiero come stabilito nei patti elettorali sembra trovare mille ostacoli. Perchè? Perchè purtroppo l’ondivago atteggiamento di una classe dirigente democristiana che non c’è più ed ha rinunciato a portare avanti i suoi valori e programmi purtroppo ha permesso che nuovi consiglieri entrassero nel gruppo come lei giustamente spiega come un cavallo di troia o una quinta colonna determinando confusione. Se ci fosse una leadership forte questo non accadrebbe. Ho stima dell’avvocato Anna Iaccarino per dire che se scrive e denuncia queste “prassi poco trasparenti” qualcosa di vero c’è. Ci dev’essere. Non comprendo come lo scienziato Giancarlo Spezie che l’altro giorno ho rivisto volentieri in televisione quando ha illustrato la nuova missione in Antartide possa immischiarsi in queste vicende paesane. Macchiare il suo curriculum per scendere a Piano di Sorrento per gestire piccole vicende di licenze edilizie che nulla hanno a che vedere con le illuminanti ricerche naturalistiche che da trent’anni sta conducendo vuol dire sminuire la sua immacolata persona di scienziato a livello internazionale. Non saprei cosa dire. Manca del tutto quell’amore per il proprio paese che personalità come l’onorevole Raffaele Russo, l’architetto Antonino Gargiulo, il direttore di banca Franco Casa, la consigliera Rosellina Gargiulo hanno sempre dimostrato. Le nuove leve democristiane sono troppo legate ai piccoli affari personali, ai piccoli cabotaggi di percorsi politici che non sanno prendere mai il largo, e questo mi rattrista molto. Assai. E non so darmene ragione. Perchè il figlio di don Antonino non mette a tacere queste liti fra comari e non prende in mano il timone della barca?

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