Meta, l’ex assessore Susanna Barba contesta la nomina di Massimo Starita
META – Neanche il tempo di sedersi nella Giunta che Massimo Starita, nominato assessore dal sindaco Giuseppe Tito contestualmente alla revoca dalla carica di Susanna Barba, rischia di dover lasciare il posto perchè la sua nomina è viziata dal mancato rispetto della legge Del Rio (2014) sulla parità di genere che impone la nomina, per un Comune come Meta, di una giunta formata da due uomini e due donne. E’ stata proprio l’ex Assessora Barba a formalizzare la contestazione al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale con una stringata nota, ma esauriente sul piano dei riferimenti tecnici e che è stata inviata anche al Prefetto di Napoli, al Difensore Civico Regionale della Campania e al Ministero dell’Interno.
Per Tito si tratta di un brutto colpo sul piano pratico e su quello dell’immagine perchè la Barba l0 ha colto in fallo contestando la legittimità della nomina assessoriale che non rispetta la vigente normativa cui erroneamente ha fatto riferimento il Sindaco nel suo decreto, ma soprattutto lo induce a dover ritornare in dietro sui propri passi e a revocare l’atto per nominare un’altra donna al posto di Starita. Non è detto però che il Sindaco non possa decidere di rinunciare a Pasquale Cacace per mantenere in giunta Starita. L’importante è che il rapporto tra i sessi nell’esecutivo sia quello di due a due. La Barba ha deciso di passare subito al contrattacco del primo cittadino non solo contestandogli la revoca, ma anche le motivazioni addotte che, carte alla mano, disegnano uno scenario diverso da quello che Tito ha lasciato intendere. “E’ venuto il momento di fare chiarezza su molte situazioni che ho rilevato e che stanno all’origine dei miei contrasti col Sindaco – sottolinea l’avv. Barba – E’ tutto documentato e non rinuncerò a far emergere la verità dei fatti sempre e solo nel rispetto dei Metesi che mi hanno votata e che sicuramente pretendono chiarezza sull’accaduto. Intanto confermo che resterò in maggioranza, ma riservandomi di decidere di volta in volta, su ogni argomento, come votare visto che al primo posto nel mio impegno c’è soltanto l’interesse dei miei concittadini”.