Il Mauro furioso… Ma prima della Rossi (PD), anche Tito (PD) contrario al Comune Unico
Il Segretario del PD di Sorrento, Francesco Mauro, pubblica il seguente commento su FB in merito al nostro articolo pubblicato sul settimanale “M&DSorrento” in edicola questa settimana. “Franca Rossi (PD) Comune Unico sciagura sociale“. Scrive Mauro: “Un giornalino che si fa chiamare “Sorrento”, pur di parlare male della proposta del Comune Unico, mette in prima pagina una dichiarazione di un esponente politico di Vico Equense, realizzando il più grande spot per il Comune Unico stesso. Sindrome di Stoccolma o incapacità comunicativa?“.
Il Segretario del PD pensa così di denigrarci e omette di spiegare che l’articolo in questione riguarda una dichiarazione rilasciata dalla dottoressa Franca Rossi che è la Segretaria del suo stesso partito a Vico Equense la quale ha liberamente espresso il proprio pensiero (e fondato un gruppo su Facebook contro il comune unico) e che è l’opposto di quello di Mauro&Co. A questi dev’essere sfuggito anche un altro nostro articolo, o non gli fa comodo ricordarlo, ed è l’intervista di un altro autorevole esponente del PD peninsulare, Giuseppe Tito, (il quale parla anche col conforto della carica pubblica e dei voti) sindaco di Meta, che l’8 ottobre scorso, sempre in merito al Comune Unico, esprimeva altrettante perplessità sull’iniziativa argomentandone le ragioni. E siamo solo all’inizio di una discussione che, tanto per ricordarlo al giovane esponente del PD sorrentino, è iniziata quando forse lui neanche portava i calzoncini corti alle elementari impegnando sicuramente più illuminate intelligenze in una discussione importante e che trova una ragion d’essere proprio nel confronto aperto e svincolato dalle logiche di appartenenze visto che poi, se pure ci si arriverà, saranno gli elettori ad esprimersi col referendum. Ora che il PD di Sorrento voglia fare del comune unico la ragion di mandato amministrativo è una scelta libero e che rispettiamo, ma questo non ci esime dal parlarne liberamente e senza offesa per chicchessia. Questo è però quello che passa il convento della politica locale e per il PD, che a Sorrento vanta una rappresentanza elettorale sul piano amministrativo puramente simbolica e ininfluente, c’è da fare i conti prima in casa propria, soprattutto se si ha la presunzione, o la pretesa, di dettare la linea politica a un’intera Penisola.
Un commento
Antonio A.
“Giuseppe Tito, (il quale parla anche col conforto della carica pubblica e dei voti) ”
Non è che la carica di sindaco è uno schermo galattico grazie al quale ogni dichiarazione è infallibile, o almeno non opinabile.
“una discussione che, tanto per ricordarlo al giovane esponente del PD sorrentino, è iniziata quando forse lui neanche portava i calzoncini corti alle elementari”
E di politica si parla da ben prima che esistesse questo giornalino.
Che si fa, dunque? Lo chiudiamo?