A Matera il 20 novembre l’appuntamento con Lucio Dalla
Lucio Dalla fu un grande sostenitore della candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, con espressioni indimenticabili: “Matera è considerata la città dell’uomo e credo che qui ci sia qualcosa di magico, unico e irripetibile, sul quale puntare. Matera mi ricorda Petra, in Giordania, qualche posto della Sicilia, e per questa sfida di Matera 2019 vorrei essere qualcosa di più che un semplice testimonial, insieme con quegli uomini, come Nicola D’Imperio, Nicola Filazzola, Rocco Scotellaro, Carlo Levi e Michele D’Adamo, i quali hanno esaltato il paesaggio lucano, che è il vero patrimonio di questa terra”.
Si rinnoverà, in questo spirito, tra pochi giorni, il legame interiore tra Lucio Dalla e Matera. Il cantautore bolognese infatti, sarà protagonista di una manifestazione-evento “Omaggio di Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, a Lucio Dalla”, venerdì 20 novembre 2015, alle ore 17.00, presso la Mediateca Provinciale “A. Ribecco”, in Piazza Vittorio Veneto. La manifestazione, organizzata dalla Mediateca Provinciale “A. Ribecco”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Matera, avrà inizio con la presentazione del romanzo biografico di Raffaele Lauro, “Caruso The Song – Lucio Dalla e Sorrento”. Sarà aperta dai saluti di benvenuto di Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera, e di Francesca Cangelli, assessore comunale di Matera. Introdurrà e modererà Oreste Lopomo, componente esecutivo dell’Ordine nazionale dei giornalisti.
Relazioneranno Nicola D’Imperio, amico di Lucio Dalla; Antonio Manzo, caporedattore e inviato speciale de “Il Mattino”, e Giovanni Bertuzzi, docente e padre spirituale di Lucio Dalla. Concluderà Guido Viceconte, senatore della Repubblica. A seguire, sarà proiettato il docufilm di Raffaele Lauro “Lucio Dalla e Sorrento – I Luoghi dell’Anima” (54’, sottotitolato in inglese). “Lucio Dalla – ha dichiarato Raffaele Lauro – aveva nel cuore tutto il Sud: da Sorrento a San Martino Valle Caudina; dalle Isole Tremiti a Milo, alle falde dell’Etna; dalla Marina di Castellammare di Stabia alle Isole Li Galli, di fronte a Positano, fino a Matera. Un amore per Matera, profondo, radicato, popolare, che si nutriva di cultura locale, di archeologia, di rapporti umani, di tradizioni, di feste patronali e di devozione religiosa. A Matera, definita un miracolo del tempo passato e, insieme, un miracolo della contemporaneità, aveva deciso anche di dedicare una canzone, come, nel 1986, aveva fatto con Sorrento, con il capolavoro ‘Caruso’. Anche per questa coincidenza, l’appuntamento di Matera, per me, assume un valore spirituale”.