Piano di Sorrento, 35 anni dopo il sisma dell’80…politica completamente assente!
PIANO DI SORRENTO – Forse trentacinque anni sono troppi per pretendere un ricordo più vivo e una partecipazione più ampia alla cerimonia in memoria delle 10 vittime del terremoto del 1980. Non si comprende la ragione per cui il Sindaco Giovanni Ruggiero e la sua Amministrazione continuino a far organizzare eventi e a pubblicare manifesti con inviti alla Cittadinanza a partecipare, quando poi essi stessi li disertano in massa e il Sindaco delega uno dei suoi Assessori a rappresentarlo indossando la fascia tricolore dietro un gonfalone municipale sempre più simile a un residuo dei tempi andati piuttosto che l’emblema di un’istituzione viva e protagonista della quotidianità.
E’ come se qualcuno vi invitasse a casa propria e quando poi arrivate lui non c’è! Così è stato per le celebrazioni del 4 novembre, che si sono svolte nella Piazza Cota sotto il Comune e che sono state disertate dal Sindaco (alcuni testimoni riferiscono che si trovava nel suo ufficio al secondo piano) e anche dal suo Vice, Salvatore Cappiello, senza parlare del Presidente del Consiglio Luigi Maresca di cui si sono completamente perdute le tracce. Allora è toccato all’Assessora Rossella Russo indossare il tricolore accompagnata dal solo Assessore Daniele Acampora. Stasera l’Amministrazione è stata rappresentata invece dal solo Acampora con la fascia a tracolla, ma senza neanche un collega di maggioranza o di minoranza ad affiancarlo tanto per non sfilare in solitaria dietro al gonfalone.
Semplicemente vergognoso e offensivo per la memoria di quelle dieci vittime il cui ricordo resta vivo nella memoria, olte che dei parenti, solo di chi – le Confraternite – anche quest’anno ha voluto rendergli omaggio, addirittura realizzando un’aiuola a Via delle Rose, nei pressi della lapide coi nomi, piantando un bell’ulivo con una pietra con scritta una bella frase di Gandhi contro la violenza. Per Acampora una presenza solitaria che vuol dire tanto, forse troppo… Se fosse stato più umile forse si sarebbe reso conto anche del trabocchetto che gli hanno teso i colleghi mandandogli un messaggio che certamente non lascia spazio a equivoci: sei solo! Presenti invece ben 4 ex amministratori comunali: l’ex sindaco Luigi Iaccarino e gli ex assessori Marilena Alberino, Vincenzo Califano e Mario Russo che hanno onorato tutti e tre i momenti organizzati per la ricorrenza: in chiesa alla messa officiata dal Parroco Don Pasquale Irolla, a via delle rose e infine al Centro culturale dove il geologo Ettore Mastrogiacomo ha sviluppato una riflessione sui terremoti e sull’evento dell’80.
Non è per retorica, nè si tratta di critica spicciola o di spirito di polemica. Com’è possibile manifestare tanta pubblica indifferenza, per non dire strafottenza, da parte dell’Amministrazione in una circostanza come questa? Se anche le Istituzioni latitano, com’è possibile conservare il ricordo di un evento tragico che, solo con l’esercizio della memoria, può tramandare alle nuove generazioni un dolore per questa ferita inferta alla comunità locale e la consapevolezza di come la quotidianità che viviamo non dev’essere mai del tutto data per scontata. Ce lo ricordano non solo il terremoto e i terremoti che si susseguono anche nel nostro Paese, con minore intensità ma pur sempre minacciosi. Soprattutto ce lo rammentano le nuove tragedie che trasformano in scenari di guerra contesti di gioia, di divertimento, di vacanza. Ricordare serve a chi vive e a chi cresce, perchè senza memoria l’uomo è come un animale e di animali con sembianze umane ce ne sono davvero troppi oggigiorno in giro!