Regione Campania, L’On. Flora Beneduce all’attacco di Gori. L’intervento di Laboccetta
NAPOLI – All’indomani dello scontro in consiglio regionale tra la maggioranza del PD e le minoranze del Movimento 5 Stelle e delle altre forze di opposizione, abbiamo registrato la dura presa di posizione dell’esponente di Forza Italia, l’On. Flora Beneduce (di cui pubblichiamo l’intervento sul settimanale M&DSorrento da oggi in edicola) che oggi rincara la dose annunciando di aver presentato un’interrogazione sulla cosiddetta “legge salva-Gori“. Non si è fatta attendere la replica del Presidente della società, Amedeo Laboccetta, per cui cresce la tensione su un tema delicato e che coinvolge gli interessi di centinaia di migliaia di utenti. Che cosa ha dichiarato la Beneduce?
“È stata approvata dal Consiglio regionale la legge “Salva Gori”, in una seduta disordinata e ai limiti della regolarità. Eppure non si può permettere che l’ente gestore del Servizio Idrico Integrato dell’Ato 3 continui a maturare debiti nei confronti della Regione Campania, aumentando nel contempo la tariffa di consumo a carico dei cittadini-utenti”. Flora Beneduce non esita a definire uno “scempio di democrazia” l’approvazione di una legge senza contraddittorio in aula, né dichiarazioni di voto, vuole vederci chiaro nella situazione debitoria della Gori. Inoltre, la componente dell’Ufficio intende procedere ad un’analisi comparativa delle tariffe nell’ambito sarnese vesuviano applicate dalla società Gori con le tariffe applicate sugli altri territori della Regione Campania. Da qui l’interrogazione alla Giunta e, per essa, a Fulvio Bonavitacola, vice presidente con delega all’Ambiente per conoscere i tempi per l’azione di recupero credito nei confronti della Gori SpA, anche al fine di procedere a un intervento diretto dell’Anac per quanto di competenza.
Flora Beneduce, componente della commissione che si occupa di Ambiente, Energia e Protezione civile, chiede inoltre di conoscere i tempi stabiliti, in caso di mancato adempimento dell’ente gestore, per avviare la procedura ingiuntiva. A stretto giro la replica di Laboccetta: “Attaccare la Gori è diventato ormai uno sport che fa torto non solo all’intelligenza ma anche alla verità. È il caso di chiarire alcuni temi legati a una strumentalizzazione politica che ha raggiunto vette ormai insopportabili. A proposito del debito Gori sarebbe il caso di iniziare a guardare la luna e non più il dito – ha aggiunto – Interessandosi cioè al credito complessivo che la Regione Campania vanta nei confronti di svariati Gestori idrici, alcuni dei quali godono di una sorta di immunità dagli strali politico-mediatici che lascia francamente perplessi. A che cosa serve questo doppiopesismo a danno della Gori? Chi e perché lo ispira?
Deluderò i fan anti-Gori, ma devo rassicurare i cittadini e gli utenti della nostra azienda (a maggioranza pubblica, non bisogna mai dimenticare di sottolinearlo) che la tariffa per le famiglie applicata nell’Ato3 è perfettamente nella media delle tariffe campane, e addirittura – ha proseguito Laboccetta – inferiore rispetto a quelle praticate da altri gestori, a fronte di ingenti investimenti effettuati a valere sulla tariffa stessa. E’ una bugia ribattezzare come ‘salva-Gori’ la legge sull’acqua recentemente approvata in Consiglio regionale perché non c’è alcuna situazione di pericolo da cui la nostra azienda debba invocare tutela – ha concluso Laboccetta – Non è nel nostro stile e non lo è certamente in quello del massimo organo legislativo regionale. Chi continua a intorbidire le acque, è il caso di dire, nasconde la propria pochezza politica e la propria limitata capacità di analisi su argomenti che meriterebbero invece ben altra attenzione e preparazione”.