Grande Onda…Finalmente un po’ di chiarezza! La Cuomo spiega i retroscena
Finalmente Laura Cuomo ha svelato i retroscena del “fenomeno” della “Grande Onda” e lo ha fatto modificando il post fisso in alto nell’omonimo gruppo Facebook fino a qualche giorno fa privo dell’articolata spiegazione che ha ritenuto fosse giunto il momento di aggiungere in considerazione del fatto, probabilmente, che non ci si può presentare al cospetto delle Autorità Regionali in rappresentanza di un gruppo facebook, per quanto consistente, nè si possono gestire attività senza un’identità propria definita. Un artifizio sicuramente funzionale per chi, non avendolo letto, un giorno potrà sviluppare commenti critici sull’evoluzione di questa iniziativa.
Viste le dinamiche che l’hanno accompagnata è evidente che il metodo escogitato, svelando ex post quello che invece è apparso per lungo tempo alla stregua di un movimento assolutamente spontaneo, serve a mettere al riparo l’Onda rispetto a quanto può maturare a livello regionale facendo sentire una vasta platea di aderenti al gruppo a pieno titolo partecipi e coinvolti in possibili iniziative che la Regione e/o il Comune di Meta, in raccordo con Ato e Gori, intenderanno eventualmente promuovere a sostegno della campagna in difesa del mare. Ai tanti cui involontariamente è sfuggito questo particolare segnaliamo il post così come pubblicato-modificato dalla Cuomo sul gruppo della Grande Onda. Dalla sua rilettura si evince chiaramente che si è trattata di un’operazione comunque ispirata dalla politica. Il che, senza nulla toglierle in bontà, ci induce però a guardarla sotto un profilo sicuramente diverso.
IL POST SUL GRUPPO “LA GRANDE ONDA”
“Per amor di chiarezza, e per le new entry, ecco a voi un breve riassunto delle puntate precedenti. Tutto ha inizio a seguito dall’ennesimo divieto di balneazione comparso a giugno sulle nostre spiagge. Nella vita non mi è mai mancato il coraggio delle mie azioni, sono un cane sciolto, non ho padroni, non vivo di politica e non ho nulla da temere da nessuno. E soprattutto le cose che penso non le mando mai a dire. LE DICO IN FACCIA: Scrissi dalla MIA pagina fb una lettera aperta a tutti i sindaci della penisola, usando parole di monito per la loro indifferenza verso un disastro preannunciato e sottolineando che la natura turistica del nostro paese, a causa dell’inquinamento marino, prima o poi avrebbe ceduto. Chiesi soprattutto ai sindaci in questione di costituire un tavolo di lavoro permanente per affrontare e risolvere le problematiche legate al mare inquinato (lettera del 27 giugno, pubblicata tra queste pagine).
Mi risposero – dandomi ragione – due sindaci (faccio i nomi, Sagristani e Tito), e dei due uno mi invitò a costituire un’associazione che potesse servire a coinvolgere i cinque sindaci della penisola in una lotta comune, volta al recupero ambientale. La risposta del sindaco era rivolta chiaramente ed unicamente alla sottoscritta, che aveva sollevato il problema. Il giorno dopo, pertanto, ho PERSONALMENTE scelto quattro persone di MIA fiducia (non credo di averne dovuto dare conto a nessuno, visto che nessuno c’era – ovvero La Grande Onda non esisteva ancora), con competenze professionali specifiche, chiedendo loro di darmi una mano in questa sfida. Avevo promesso al sindaco che in 10 giorni avrei costituito un gruppo e quando dico una cosa LA FACCIO. Con gli amici in questione (li vogliamo chiamare “promoter” e non direttivo?) abbiamo lungamente ragionato circa le tante problematiche da affrontare e, per dar voce alle richieste che avremmo sottoposto alle Amministrazioni, abbiamo deciso di creare un gruppo su Fb.
Ho scelto personalmente il nome del gruppo e il 4 luglio ho lanciato La Grande Onda sul social, cominciando a chiedere l’adesione ai miei amici personali. Ho chiarito la natura APARTITICA del gruppo e ho dichiarato, nel chiedere il vostro supporto, gli intenti del gruppo. Gli unici, i soli: restituire dignità ad una cloaca che chiamiamo erroneamente mare.
Il giorno dopo l’Onda contava quasi duemila iscritti. È divenuta motivo di interesse per i media e per la stampa, e moltissimi di voi ci hanno dato fiducia, propagando l’Onda. Con grade onestà intellettuale vi ho sempre resi partecipi di ogni avvenimento, perché ho ritenuto che la vera onda foste voi. Tra queste pagine troverete il documento programmatico, stilato dopo attente valutazioni e pensato confrontandoci con altre associazioni ambientaliste con le quali abbiamo sempre richiesto di collaborare, capirete – forse – come La Grande Onda, con caparbietà e con determinazione è riuscita a gettare le premesse per l’incontro tra i 6 sindaci (da Massalubrense a Vico Equense), incontro tenutosi il 5 agosto in Regione Campania alla presenza dell’Assessore Bonavitacola, del consigliere regionale Enza Amato e dell’ingegnere Angelo Pepe, responsabile del servizio idrico campano.
I sei comuni della Penisola erano rappresentati dal Sindaco di Meta Giuseppe Tito, dal Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, dal vice Sindaco di Sant’Agnello e i dagli Assessori delegati dei comuni di Massa Lubrense, Piano di Sorrento e Vico Equense. Il documento tecnico programmatico de La Grande Onda sarà sottoposto al Governatore Vincenzo De Luca, che ha nominato un nuovo commissario per ‘ATO 3, il docente universitario Vincenzo Belgiorno. A questo seguirà l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente (o commissione), a cui saranno invitati a partecipare i Sindaci della Penisola, i responsabili Gori, il neo eletto presidente AtO3 e il nostro Raffaele Attardi, in rappresentanza de La Grande Onda.
A Giuseppe Tito è stato affidato da Bonavitacola il ruolo di coordinatore comuni/regione. Primi provvedimenti sul tavolo di lavoro questione depuratore Punta Gradelle e commistione acque bianche e acque nere.
Sarò un’idealista, sarò come dice la mia cara amica “una sognatrice con i piedi ben saldi per terra”, ma io ci credo, ed intendo spendere ogni mia futura energia per consegnare ai miei tre amatissimi figli, e ai vostri, un mondo migliore.
Questa è la storia de La Grande Onda. Dal 5 luglio ad oggi.
“Senza passione non si ottiene niente”, è il motto de La Grande Onda. Noi di passione, grazie a Dio, ne abbiamo da regalarne. Sottolineo regalarne, perché non vendiamo nulla. Stop all’inquinamento, salviamo il mare della Penisola Sorrentina. Firma qua la petizione de La Grande Onda”.
IL NOSTRO COMMENTO
Finisce qui il testo riveduto e corretto de La Grande Onda “figlia” di Laura Cuomo. Niente da eccepire, tranne il fatto che se avesse spiegato sin dall’inizio questo retroscena che ha tenuto nascosto fino a qualche giorno fa alla gran parte degli aderenti alla Grande Onda, avrebbe avuto una diversa accoglienza visto che trattasi, comunque, di un’iniziativa ispirata e sostenuta dalla politica, dalla stessa politica che tante responsabilità ha in questa brutta storia e non da oggi. Iniziativa che è servita ad alcune persone (di cui a questo punto è opportuno che faccia tutti i nomi anche se di stretta fiducia) per proporsi all’attenzione dell’istituzione comunale e regionale e per entrare a far parte del sistema acque, gestione idrico-fognaria che tante responsabilità ha nel degrado di oggi! Si è trattato sicuramente di un’ottima, ma anche scaltra strategia che probabilmente produrrà frutti per qualcuno, ma ha difettato in trasparenza dalla nascita. Un po’ ci dispiace, ma averlo scoperto ci consola anche perchè…è in linea coi tempi!