Piano di Sorrento, Ruggiero deve chiarire sulle accuse lanciate da Elefante
PIANO DI SORRENTO – L’offensiva di Antonio Elefante nei confronti dell’Amministrazione comunale ha conosciuto una nuova impennata con le pesanti accuse rivolte dall’ingegnere in merito ai lavori di ristrutturazione della Villa Fondi. Elefante denuncia delle vere e proprie irregolarità, addirittura una modifica dei lavori appaltati per soddisfare le esigenze di un gestore che, alla fine, non ha partecipato al bando pubblico nonostante fossero stati ampiamente pubblicizzati i rapporti intercorsi con l’Amministrazione con cui sarebbe stata anche studiata una specie di convenzione. Insomma accuse pesanti e circostanziate che invocano chiarezza: innanzitutto da parte dell’Amministrazione e dei preposti al settore, quindi dello stesso Elefante che, se a conoscenza di tali gravi irregolarità, è evidente che non può limitarsi a una denuncia su facebook.
Già nei mesi scorsi Elefante aveva rivolto pesanti accuse all’indirizzo dell’Ufficio Tecnico e del Comune insinuando l’esistenza di una specie di sistema sul modello di “Roma-capitale“, specificando di essersi anche rivolto all’Autorità Giudiziaria. Allora il Sindaco Giovanni Ruggiero, respingendo al mittente le sue accuse e le sue insinuazioni, preannunciava di voler tutelare in sede legale l’immagine del Comune, ma ad oggi non si è saputo se abbia assunto o meno iniziative in tal senso. L’affondo di Elefante questa volta è ancora più grave perché palesa una serie di presunte irregolarità su cui è d’obbligo far luce al più presto anche per dimostrarne l’infondatezza, se così è! Secondo i più attenti osservatori della politica locale il movimentismo di Antonio Elefante, di recente estromesso dalla Giunta a Vico Equense, sarebbe motivato dall’intenzione di sparigliare i giochi elettorali a Piano dove si vota l’anno venturo e accreditarsi nelle vesti di candidato sindaco di uno schieramento trasversale ispirato dal sindaco di Sant’Agnello Piergiorgio Sagristani cui l’ingegnere è particolarmente legato anche per le attività professionali che svolge presso l’Amministrazione santanellese.
Così ha suscitato curiosità un altro post di Elefante su Facebook nel quale ha delineato l’identikit del candidato sindaco ideale per Piano di Sorrento. Scrive Elefante: “Escluso che io abbia ambizioni di diventare Sindaco di Piano di Sorrento nonostante abbia infinite sollecitazioni ad impegnarmi personalmente! La cosa va del tutto esclusa! Tuttavia sono molto interessato e molto attento per quel che sarà il futuro politico amministrativo di questa città per averci speso una buona parte della mia gioventù e della mia vita professionale. Oggi è giunto il tempo di darsi da fare e di scegliere per il meglio! Cerco di delineare nella mia mente idealmente cosa dovrebbe caratterizzare la figura di un buon Sindaco. Certo che non esiste una formula ben azzeccata per descrivere come dovrebbe essere e quali requisiti avere un Sindaco di una città per fare bene.
Immaginate di mettere all’interno di un paniere un po’di esperienza amministrativa, un po’di esperienza manageriale ed imprenditoriale, una buona capacità relazionale, una sufficiente cultura di base, attrattiva e simpatia, stima, carisma, comprensione, bontà, spregiudicatezza, onestà ed attenzione verso il prossimo, persona equilibrata capace di mettere insieme le due anime del paese ed eliminando le conflittualità, animato da spirito di servizio e tanto desiderio di fare cose buone per la città. Agitate il paniere e può darsi che sia la soluzione giusta! Il Sindaco che io accompagnerò al prossimo appuntamento politico amministrativo per rinnovare il Consiglio Comunale di Piano di Sorrento, se richiestomi, dovrà avere queste caratteristiche …e senza sconti.. Personalmente non accetterò compromessi o soluzioni del tipo…tanto è un bravo ragazzo…! Il Sindaco dovrà essere in grado di spiegare cosa intende fare per la città, con quali mezzi, in che modo, in quale tempo e con quali uomini e questo lo potrà fare solo se avrà le idee chiare di ciò che serve alla città. Speriamo bene.. ma ce la possiamo fare“.
Noi crediamo che abbia pensato innanzitutto a sé stesso nell’indicare le virtù del candidato ideale, anche se va detto che, contrariamente a quello che si può pensare, c’è qualcuno, diverso da lui, in grado di incarnare tali pregi e virtù.