Laura Cuomo “resta basita” per il nostro articolo su la “Grande Onda”
di Laura Cuomo
Resto basita dalla lettura di questo articolo, datato 5 settembre 2015, per la pressapocaggine del anonimo giornalista. Finalmente Laura Cuomo ha svelato i retroscena de La Grande Onda? E no, caro articolista superficiale, è lei che finalmente si è accorto del post in bella evidenza pubblicato sul gruppo La Grande Onda. Il post, che sta la da luglio, e le date dei commenti me ne danno atto, non è stato modificato ad hoc e con un atrefizio come l’anonimo giornalista vuol lasciare intendere. Il post, non viene modificato, me per dovere di cronaca, (che io da non giornalista sento) viene aggiornato, in quanto rappresenta la “storia” di quanto il gruppo ha fatto ed ottentuto finora. Lo chiamerei, usando un termine che odio, un post work in progress. L’ultimo aggiornamento è avvenuto quando abbiamo lanciato la petiizione indirizzata al Governatore de Luca… Metà agosto. Se solo si facesse un giornalismo corretto, SENTENDO le persone coinvolte, piuttosto che lasciarsi andare a libere interpretazioni, fortunatamente per me perfettamente smentibili, si eviterebbe di confondere le idee alle persone. Laura Cuomo, e lo so che può sembrarvi impossibile, non ha nulla da nascondere.
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Anche Laura Cuomo non si sottrae alla migliore e costante tradizione, peculiare di certa politica o di chi è colto in fallo, di piccarsi e ripiccarsi per una legittima e corretta critica su un’iniziativa pubblica nè si premura di spiegare e di rispondere nel merito a queste critiche che abbiamo sollevato: tranne che confermare quanto abbiamo scritto, chiamando “work in progress” le modifiche. Altro che pressapococaggine e superficialità…
La definizione di “modificato” è quella che compare su Facebook allorquando il contenuto originario di un post viene cambiato, integrato, etc… L’aggiornamento è una modifica e questa modifica è stata sostanziale perchè ha aggiunto solo di recente alcune info sulla natura e sull’origine di questa iniziativa che prima erano del tutto sconosciute: a cominciare dall’accordo con un Sindaco (di cui non viene svelata l’identità: Tito o Sagristani?) di costituire un’Associazione e da lì un Gruppo FB a supporto, tutto rigorosamente in mano alla Cuomo. Niente di illegittimo, sia chiaro, ma su cui la Cuomo ha ampiamente difettato in trasparenza non avendo mai spiegato prima che il Gruppo nasceva a sostegno di un’iniziativa e dell’attività di un’Associazione sollecitata a lei da parte di un Sindaco; nè spiega, neanche ora, chi ne sono i fondatori che lei dichiara di aver scelto tra persone di sua fiducia per interfacciarsi con la politica regionale e comunale a nome di tutti gli aderenti all’Onda, ma non all’Associazione che resta un fatto privato. La differenza, ce lo consenta la Cuomo, non è di poco conto! Ricordiamo la polemica nata allorquando Ella ha proposto di voler costituire un direttivo del Gruppo, dopodichè c’è stato un rapido dietro front.
Ci piacerebbe conoscere anche con quale Associazione ambientalista l’Onda ha sviluppato il confronto sul tema visto che vi fa riferimento! Insomma, domande legittime cui si dovrebbero dare risposte chiare piuttosto che recitare la parte dell’offesa. Noi abbiamo dato ampio credito al Gruppo e all’iniziativa promossa, come lo dimostrano tante cronache. Ma abbiamo colto segnali (come noi anche altre persone per la verità) che ci hanno spinto a riflettere e a verificare con maggiore puntualità l’evolversi della vicenda. Non fosse altro perchè gran parte del materiale documentale più scottante prodotto e disponibile e degli interventi pubblicati vanno ascritti a noi, al nostro giornale e al nostro collega De Pasquale col quale ci siamo interessati del problema e non certo da questa estate! Servizi e inchieste che hanno dimostrato al Sindaco Tito e anche a tecnici Gori come stavano effettivamente le cose nei valloni, nella condotta, nei rivoli e lungo la rete.
Ci sono video che lo stesso Sindaco Tito ha chiesto di non rendere pubblici per evitarne l’impatto devastante sull’opinione pubblica e sui media e che sono stati fatti vedere ai tecnici Gori e saranno da lui portati in Regione a supporto della richiesta di intervenire per risolvere questo grave problema! Il tutto senza considerare il lavoro e la documentazione prodotta negli anni dal WWF e da Claudio d’Esposito che forse la Grande Onda neanche conosce e da cui nessuno può prescindere se si vuole correttamente impostare qualunque lavoro di accertamento e di bonifica. Né sappiamo se Cuomo&Attardi conoscono i contenuti dell’inchiesta Medea che invece tanto aiuta a capire questioni delicatissime relative alla gestione dei servizi di prevenzione e di bonifica sul territorio! Abbiamo lavorato e lavoriamo sul campo non per metterci le medaglie, ma per informare e responsabilizzare senza altra pretesa. Altro che pressapochismo e superficialità o giornalismo scorretto!
E possiamo rassicurare la Cuomo che ci sono ancora moltre altre questioni relative a quest’ennesima emergenza-mare in Penisola Sorrentina su cui stiamo lavorando: indagare e approfondire, per chi fa informazione, fa parte del mestiere.