Summit per la legalità a Sorrento, Turri: “Ricevo denunce, ma chi indaga sulla 5° Mafia?”
SORRENTO – “Ma quando ci sarà un Pignatone (Procuratore della Repubblica di Roma che indaga su Mafia Capitale, ndr) anche a Napoli per far luce sul sistema delle cooperative e sui condizionamenti nella pubblica amministrazione da parte della politica e del malaffare?”. Così Antonio Turri, presidente dell’Associazione “I Cittadini contro le Mafie” commenta i fatti della malapolitica napoletana senza mai fermarsi, neanche a ferragosto, nei suoi tour in tutt’Italia a supporto di chi combatte il malcostume e la malapolitica colluse con la criminalità a tutti i livelli. Sorrento è da tempo una tappa obbligata per Turri e l’incontro con Rosario Fiorentino e con le Associazioni e i Comitati Civici contro le illegalità serve a fare il punto sulle troppe emergenze democratiche legate alla mala amministrazione della cosa pubblica.
Con Rosario Fiorentino, ex presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Sorrento, sono stati approfonditi gli episodi più sconcertanti denunciati soprattutto nel corso dell’ultimo anno e di cui si attendono gli esiti. Napoli e la sua provincia sono una specie di polveriera: “Dall’esame di tanti documenti, delle denunce che mi sono giunte e continuano a giungermi anche da parte di semplici cittadini – spiega Turri – rilevo una situazione di oggettiva emergenza democratica perchè sono troppi gli abusi perpetrati dalla pubblica amministrazione che, senza trasparenza, alimenta un sistema corrotto che possiamo a ragione definire come la 5° Mafia: per intenderci quella in cui i riferimenti sono direttamente pezzi di politica che, attraverso la manipolazione della pubblica amministrazione, cura i propri interessi e quelli del sistema di riferimento. Ormai è evidente che attraverso il sistema delle cooperative si addomesticano le gare e che la politica ha i propri diretti riferimenti in questo sistema grazie al quale alimenta gli affari e il consenso (posti di lavoro) e quindi la gestione delle risorse finanziarie pubbliche. C’è un oggettivo deficit di legalità che impone una svolta se non si vuole fare anche a Napoli, nella sua provincia e quindi anche a Sorrento la fine di Roma e delle altre realtà dove è attivo questo vero e proprio sistema!”.
Da quando (2013) l’ex Procuratore della Repubblica di Napoli, Federico Cafiero De Raho, è stato trasferito in Calabria dove sta combattendo la ‘ndrangheta, si attendono sviluppi di inchieste anche molto delicate a Napoli e provincia “…perchè il sistema è sempre quello degli affidamenti diretti, dell’assoluta disinvoltura con cui i funzionari pubblici selezionano i propri interlocutori e gli affidano appalti e fiumi di denaro. Pensiamo alla gestione dei Piani Sociali di Zona, per esempio, ma anche agli affidamenti disinvoltamente frazionati con cui si alimenta questo circuito del malaffare! Per questo auspichiamo che anche il Presidente dell’Anticorruzione Cantone aumenti i controlli e le sanzioni verso quelle Amministrazioni dove la trasparenza sembra essere diventata un’optional...” evidenzia Turri.
Non usa mezzi termini Fiorentino: “Purtroppo la denuncia all’Autorità Giudiziaria è rimasta l’ultima arma per cercare di contrastare quel malaffare dilagante nella pubblica amministrazione che sta pregiudicando il sistema democratico, condizionando le elezioni, selezionando una classe dirigente che sta al centro del sistema degli affari e alimenta un circuito perverso che a volte appare invincibile e addirittura protetto. Siamo fortemente preoccupati anche a Sorrento per come si continua a gestire la pubblica amministrazione e stiamo pensando ad azioni clamorose per richiamare anche le Autorità a uscire dallo stallo in cui sembrano esser finite… Ci sono dossier scottanti, denunce circostanziate, prove evidenti di malaffare su cui è impensabile che nessuno indaghi. Per questo stiamo pensando, insieme a tutti i Movimenti Civici e alle Associazioni Antimafia, di organizzare una grande mobilitazione che coinvolga l’intera Penisola Sorrentina perchè il problema è diffuso e trasversale alle diverse amministrazioni locali“.
Il sistema delle Coop e gli affidamenti diretti da parte dell’Amministrazione di Sorrento sono da tempo finiti nel mirino anche del Movimento 5 Stelle che ha fatto richiesta di accesso agli atti del Comune senza ottenere riscontro, tant’è che Rosario Lotito ha dovuto rivolgersi ai propri Parlamentari per assumere questa documentazione e per approfondire una situazione che appare oggettivamente critica. Sul fronte comunale, dopo il ritardo di quasi due mesi dalle elezioni per la proclamazione degli eletti, ancora oggi il Sindaco Giuseppe Cuomo non ha attribuito le deleghe ai suoi Assessori. Ufficialmente attende l’approvazione del bilancio 2015 dopodichè dovrebbe procedere con l’assegnazione. C’è però da fare i conti anche con problemi insoluti relativi a confltiti d’interesse e incompatibilità che pesano sulla testa dell’esecutivo e su cui sarebbero in corso ulteriori accertamenti top secret. E’ probabile perciò che il Sindaco voglia assicurarsi prima l’approvazione del bilancio e poi eventualmente assumere decisioni che potrebbero alterare equilibri per la verità molto precari. Tutto ciò conferma le preoccupazioni di Turri, Fiorentino e 5 Stelle sulla criticità della situazione anche a Sorrento.