Mare nostrum, quando si pecca in pensieri, parole, opere e omissioni!
Dopo il clamore mediatico sull’inquinamento del mare a Sorrento e in Costiera, oggi abbiamo visitato i lidi sorrentini per ascoltare l’opinione dei gestori delle strutture balneari, quelle dei vacanzieri italiani e stranieri molti dei quali ancora all’oscuro dei divieti di balneazione. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare anche un tecnico della depurazione in vacanza a Sorrento che ci ha fornito la propria, interessante versione sull’argomento del giorno. Soprattutto insieme a Claudio d’Esposito abbiamo accompagnato i colleghi di fanpage.it in un viaggio alla scoperta della costa e nei lidi della Penisola Sorrentina per approfondire il tema e per trovare quelle risposte che spesso appaiono evidenti solo quando si va sul campo di battaglia.
Si, sul campo di battaglia, perchè non si approfondiscono gli argomenti (e ancor di più questo) standosene comodamente assisi in poltrona a digitare sulla tastiera del pc o dello smartphone, sputando sentenze e sciorinando intellettualismi senza rendersi conto di come stanno realmente le cose! Che poi è il mestiere di giornalista: sporcarsi i piedi e anche le mani, respirare i nauseabondi odori delle varie cloache e rischiare pure che l’onda fecale ti investa. Ben lo sa il collega Luigi De Pasquale che ha realizzato un’ampia e spettacolare documentazione video di questa emergenza che, non appena sarà disponibile, sicuramente aiuterà ad aprire la mente a molte persone.
Allora ci dobbiamo sporcare un po’ le mani, come stanno facendo da qualche giorno a questa parte i tecnici della Gori sollecitati da Peppe Tito che, rispetto ai suoi colleghi peninsulari, sicuramente non se ne è stato con le mani in mano, sta cercando di smuovere le acque e di ciò gliene va dato atto, anche se non basta! I problemi però la Gori non li può scoprire oggi o, se li scopre oggi, ci deve spiegare di che cosa si è occupata fino a questo momento perchè vuol dire che non ha fatto per bene il proprio lavoro. Il servizio che fanpage dedicherà a questa emergenza aiuterà a comprendere ancora meglio come stanno le cose (anche se ci sono ancora tanti e tali aspetti da approfondire) e soprattutto quali sono i rischi incombenti sul mare della Penisola Sorrentina, quelli che nessuno rivela, un po’ per malafede, un po’ per ignoranza dei fatti.
Eppure oggi il mare è apparso in molti punti pulito, trasparente, suggestivo… L’abbiamo visto e l’abbiamo ripreso. L’inquinamento col quale si sta combattendo questa battaglia ferragostana è quello della contaminazione fecale dovuta a escherichia coli ed enterococchi fecali, batteri sulla cui presenza nei campioni si misura il livello di balneabilità da parte dell’Arpac, l’agenzia regionale preposta ai controlli. Tutto il resto non conta, per cui se pure vedessimo una bella schiuma bianca o d’altro colore sulle acque nei nostri lidi, non si parlerebbe di inquinamento perchè l’Arpac non misura (e quindi non valuta) la presenza di altri inquinanti che finiscono in mare, legalmente e illegalmente. I quali pure contaminano e forse ancora di più e subdolamente.
In queste acque, tra queste schiume, ognuno può liberamente immergersi e beccarsi tutta una serie di infezioni e di contaminazioni: non ci sono e non ci saranno mai divieti per questi elementi molto pericolosi e dannosi, in grado di eutrofizzare il mare e di renderlo altrettanto minaccioso per la nostra salute e per quella dei suoi abitanti naturali, i pesci, che spesso consumiamo vantandoci di averli comperati freschi freschi pescati. Ci sono poi le acque nitide dove si sciolgono veleni come l’arsenico (ma do dove viene e chi ce lo porta qui?) i cui valori in alcuni momenti sono stati misurati rivelando percentuali ben oltre i limiti naturali e tollerabili. Anche in questo caso i veleni non si vedono ad occhio nudo ne si percepisce un qualsiasi odore!
Senza contare tutto il resto, quello che la stragrande maggioranza degli intelletuali del mare pulito accantonano o cancellano da ogni ragionamento perchè così fa comodo e perchè si tratta di compiere un esercizio complicato: individuare le responsabilità, che è assolutamente scomodo a farsi, ma nello stesso tempo indispensabile se si vuole affrontare correttamente il discorso e soprattutto scongiurare di affidare le pecore ai lupi! L’individuazione delle responsabilità ci permette infatti di identificare il carnefice oltre che la vittima in quel gioco perverso che spinge i più a tutelare le ragioni dell’uno a svantaggio di quelle dell’altra.
Per questo motivo, in fin dei conti, quasi sempre sul banco degli imputati si ritrovano quei giornalisti che danno conto dell’accaduto e si assumono anche la responsabilità di individuare i colpevoli. Questo sistema però rispetta maggiormente i colpevoli che non le vittime! In fondo perchè tutti si sentono colpevoli per qualcosa e quindi aborriscono l’idea dell’identificazione della colpa! Si pecca in “pensieri, parole, opere e omissioni” e il senso di questa formula è quello di “esprimere una consonanza fra pensieri e comportamenti, in modo da testimoniare quell’etica della verità che costituiva il valore basilare del mondo indoeuropeo“. Senza verità non avremo mai un mare pulito (nè un mondo pulito), ma ci sono verità davvero troppo scomode a conoscersi, per cui i lupi che vogliono nasconderle si vestono da pecore, entrano nel gregge con l’intento di farlo restar tale e fanno si che il pastore le alimenti e le ingrassi ulteriormente in modo da renderle ancora più appetitose quando, smessa la maschera, i lupi torneranno a digrignare famelici i loro canini!
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Un commento
Giuseppe Esp.
Fa piacere vedere i tecnici GORI al lavoro, scendere nelle fogne , nei tombini, ispezionare le condotte….dopo aver lasciato le loro comode scrivanie. Merito ad un “sindaco-operaio”che ci auguriamo non si arrenda, la strada sarà lunga ma se riuscirà nell’impresa sarà ricordato davvero per un buon amministratore. Peccato per il Sindaco di Sorrento che avrebbe dovuto prendere la guida del comune unico, negare la realtà è stato un segno di debolezza, intelligente anche l’intervento del Sindaco di Vico. Non ricordiamo al momento altri interventi se non le scuse pubbliche del sindaco di Sant’Agnello. Ed è già qualcosa. Ma dalla GORI solo le feroci reazioni di Laboccetta contro la stampa che criminalizza a suo dire gli impiegati ed i tecnici GORI. E che dovrebbe fare la stampa e l’opinione pubblica???? Ringraziarli per quello che non hanno fatto in tanti anni??